
La precisione e i livelli tecnologici degli odierni satelliti artificiali permettono di fare cose fino a 10 anni fa impensabili. I ricercatori dell’Università di Hong Kong, guidati dal professor Jin Wu, hanno introdotto un metodo innovativo per mappare i tratti delle piante dallo spazio. Il loro lavoro, pubblicato sulla rivista Remote Sensing of Environment, [1] sfrutta i dati satellitari di serie temporali della missione Sentinel-2.
La tecnica
Questa tecnica innovativa consente lo studio approfondito dei tratti fogliari essenziali per comprendere la diversità e il funzionamento degli ecosistemi terrestri. Acquisendo immagini spettrali dettagliate e analizzandole rispetto agli eventi del ciclo di vita delle piante, questo approccio fornisce informazioni senza precedenti su come gli ecosistemi funzionano e rispondono alle sfide ambientali.
Progressi nel telerilevamento
Il metodo del team combina la spettroscopia della vegetazione e la fenologia per ottenere un monitoraggio ad alta risoluzione degli ecosistemi. Con il satellite Sentinel-2 che cattura settimanalmente i dati con una risoluzione di 10 metri, i ricercatori possono ora osservare i sottili riflessi della luce sulle foglie delle piante, rivelandone le proprietà fisiche e biochimiche. Questo metodo non solo migliora la comprensione della salute e della resilienza delle piante, ma offre anche una nuova dimensione nel monitoraggio ambientale su larga scala, trasformando potenzialmente il modo in cui gli scienziati affrontano le questioni ecologiche.
Maggiore precisione predittiva
Shuwen Liu, un dottorando nel laboratorio del professor Wu, ha spiegato che il loro metodo supera i modelli tradizionali catturando efficacemente i tratti delle piante sia su scala fine che su larga scala senza la necessità di variabili ambientali. L’integrazione dei dati fenologici migliora significativamente la predittività dei tratti delle piante, supportando la teoria dello “spettro dell’economia fogliare”. Ciò è stato dimostrato efficacemente in 14 diversi ecosistemi negli Stati Uniti, dimostrando il suo potenziale per applicazioni nazionali e globali.
Guardando al futuro
Riflettendo sulle applicazioni più ampie di questa ricerca, il professor Wu ha condiviso il suo ottimismo riguardo al futuro. “Gli studi futuri mireranno ad ampliare la validazione di questa tecnologia per sfruttare appieno il suo potenziale nelle scienze di base e applicate”, ha osservato. Ciò include la comprensione delle risposte degli ecosistemi ai cambiamenti climatici e l’esplorazione di soluzioni basate sulla natura ai problemi ambientali.
Il laboratorio Global Ecology and Remote Sensing (GEARS) presso HKU, dove è stata condotta questa ricerca, continua a ampliare i confini di come i dati satellitari possano essere utilizzati per monitorare e prevedere i cambiamenti ecologici in modo efficace.