
I microbi presenti nei nostri intestini, definiti come il “microbioma intestinale”, possono arrivare a regolare anche le funzioni esocrine ed endocrine del pancreas nonché la produzione degli ormoni nel tratto gastrointestinale secondo quanto riferisce un comunicato del Boston College.[1] Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Diabetes[2] ed è stato realizzato da ricercatori dello stesso istituto americano nonché da altri del Joslin Diabetes Center e dell’Università di Maastricht.
Risultati “nuovi e molto eccitanti”
Secondo Emrah Altindis, professore associato di biologia del Boston College, si tratta di risultati “nuovi e molto eccitanti”. Si tratta della prima ricerca, nel per quel che ne sanno i ricercatori, che mostra che i microbi nell’intestino possono svolgere un ruolo molto importante per quanto riguarda la regolazione delle principali funzioni del pancreas nonché delle sue dimensioni, della sua crescita e della produzione degli ormoni intestinali. È quanto hanno scoperto i ricercatori negli esperimenti condotti sui topi.
L’esperimento sui topi
I topi sono stati divisi in due gruppi: uno alimentato con una dieta ricca di grassi ed un altro alimentato con una dieta regolare (gruppo di controllo).
Un sottogruppo dei topi del primo gruppo, inoltre, veniva sottoposto all’assunzione di due antibiotici comuni, la vancomicina e il metronidazolo (un altro gruppo, invece, restava obeso senza assunzione di questi antibiotici). Con gli antibiotici i ricercatori influenzavano e modificano il microbioma intestinale dei topi del primo sottogruppo.[1]
Risultati
I topi con il microbioma intestinale “rimodellato” risultavano meno diabetici ed erano più tolleranti al glucosio rispetto ai topi obesi che non erano stati trattati con gli antibiotici. Gli antibiotici, inoltre, rendevano i topi magri ancora più sensibili all’insulina.
Si tratta di risultati che suggeriscono che gli effetti sul metabolismo “sono indipendenti dalla dieta e/o dalla massa grassa, ma direttamente correlati alla composizione alterata del microbiota intestinale”, spiega Altindis.[1]
Inoltre i ricercatori scoprivano che tra i topi obesi a cui erano stati somministrati antibiotici, gli ormoni intestinali, importanti per le funzioni del metabolismo, tornavano a livelli normali paragonabili ai livelli di topi magri.
Esperimenti simili sui topi privi di germi
Infine i ricercatori hanno svolto esperimenti simili sui topi privi di germi (topi senza microbi intestinali). A questi topi i ricercatori avevano trasferito il microbioma intestinale dei topi trattati con gli antibiotici. I ricercatori notavano gli stessi effetti osservati nei topi donatori. Ciò significava, secondo i ricercatori, che i microbi degli intestini sono tra i responsabili di questi effetti sugli ormoni intestinali e che possono regolare in maniera diretta la produzione degli ormoni nell’intestino, come spiega Altindis.
“Stiamo lavorando a studi di follow-up per comprendere meglio i meccanismi sottostanti e identificare specie e prodotti batterici specifici che portano queste alterazioni funzionali”, spiega ancora Altindis.[1]