
Un metodo per rendere il vetro più resistente agli urti e meno fragile nonché più duttile è stato scoperto da un gruppo di ricercatori del Rensselaer Polytechnic Institute.
I ricercatori, guidati da Yunfeng Shi, professore di scienza dei materiali, hanno eseguito varie simulazioni molecolari e hanno scoperto che il vetro di silice, quello che viene utilizzato per esempio per creare gli schermi degli smartphone, se costruito con una particolare tecnica che comprime le nanoparticelle di silice può diventare più resistente alla trazione. Tale vetro, per esempio, può essere allungato fino al 100% senza rompersi.
Gli stessi ricercatori hanno inoltre scoperto che la duttilità aumenta se i legami di silicio hanno cinque atomi di ossigeno invece di quattro.
Secondo lo stesso Shi è la compressione a cambiare la struttura del materiale: il vetro assume una maggiore plasticità ed è in grado di sopportare un carico maggiore senza frantumarsi, tanto che nel comunicato stampa si parla di un vetro “rigido come l’acciaio”.
Si tratta però solo di simulazioni molecolari: ora la parte difficile sarà metterle in pratica in laboratorio anche se gli stessi ricercatori sembrano fiduciosi.
Oltre ad essere utilizzato sui dispositivi mobili, un vetro del genere vanta un potenziale enorme e numerose sono le applicazioni in cui potrebbe essere utilizzato.
Approfondimenti
- Silica Glass Toughened by Consolidation of Glassy Nanoparticles | Nano Letters (IA) (DOI: 10.1021/acs.nanolett.9b01634)