
Un team di ricercatori presenta una nuova ipotesi riguardo al virus della dengue in uno studio apparso su Emerging Infectious Diseases.[2] Come spiega Medical News, il virus della dengue potrebbe essere trasmissibile sessualmente anche per un breve periodo dopo la fase acuta della malattia. Inoltre questo virus potrebbe essere responsabile di alterazioni nella produzione dello sperma negli uomini.[1]
La febbre dengue
La febbre dengue è una malattia di origine virale che viene trasmessa dalle zanzare le quali trasportano il virus omonimo (Dengue virus, DENV). È più diffusa nelle aree tropicali, anzi, come riporta l’articolo, risulta endemica in più di 100 paesi. Proprio per questo è già stata categorizzata dall’OMS come uno dei principali problemi sanitari al mondo.
Molto spesso che rimane infettato non mostra sintomi o comunque mostra sintomi leggeri molto simili a quelli dell’influenza. In alcuni casi la malattia può aggravarsi e può portare anche alla morte.[1]
Trasmissione del virus dengue
Oltre che con le zanzare il virus può trasmettersi anche dalla madre al feto durante la gravidanza. In questo caso, nei casi più gravi, può provocare una nascita pretermine oppure un aborto spontaneo.
Infine la stessa trasmissione può accadere anche tramite emoderivati, ad esempio tramite le trasfusioni di sangue.
La trasmissione del virus della dengue per via sessuale, invece, è stata discussa ed è considerata ancora come a “potenziale”.[1]
Le analisi di campioni di sperma
Il team di ricercatori del Groupe Hospitalier Sud Réunion di St. Pierre, un istituto francese, guidato dal dottor Joffrey Mons, ha voluto verificare gli effetti dell’infezione acuta dal virus dengue sullo sperma umano.
Il ricercatore ha esaminato vari campioni non solo di sperma ma anche di urina e di sangue. I ricercatori notavano la presenza del materiale genetico virale in varie frazioni dello sperma. Scoprivano, inoltre, una produzione più bassa di sperma nei campioni prelevati da soggetti infetti dal virus della dengue, una diminuzione riscontrabile 30 giorni dopo che i sintomi erano apparsi.[1]
Disfunzione delle cellule di Leydig?
Non notavano particolari effetti sui livelli dell’ormone riproduttivo ma scoprivano una diminuzione del rapporto testosterone/LH. Questo suggerisce, secondo i ricercatori, una leggera disfunzione delle cellule di Leydig situate nei testicoli.
La carica virale nello sperma, in ogni caso, era sempre al di sotto della soglia di rilevamento perché il materiale genetico del virus non era collegabile a spermatozoi mobili.[1]
Scoperta importante
Secondo il comunicato si tratta di una scoperta importante, soprattutto per il settore della riproduzione assistita. Ulteriori studi più approfonditi dovrebbero essere effettuati anche per capire il rapporto che esiste tra il virus della dengue e il tratto riproduttivo umano in generale.[1]