Scienziati stanno sviluppando super fagiolo resistente alle malattie

È una sorta di “super fagiolo” quello che un gruppo di ricercatori di dell’ETH di Zurigo sta sviluppando in collaborazione con Centro internazionale per l’agricoltura tropicale (CIAT).
I ricercatori, tramite un metodo basato sull’analisi del genoma, stanno modificando le piante dei fagioli per far sì che siano più resistenti alle malattie e per fa sì che crescano più rapidamente.

I fagioli sono un alimento ricco di proteine e minerali, relativamente economico e facile da coltivare e che rappresenta un alimento fondamentale in diverse regioni. In molte delle regioni più povere, come in Africa, però, i proprietari delle piantagioni non sempre possono permettersi di utilizzare fungicidi per proteggere le loro colture ed è proprio per questo che queste ultime sono molto soggette a malattie fungine.

I ricercatori hanno raccolto 316 varietà diverse di semi di piante di fagiolo per capire come le diverse varietà reagiscono ai vari tipi di fungo onde identificare le basi genetiche che mostrano i migliori livelli di resistenza.
Non stanno incrociando pianta per pianta ma si stanno basando sui test genetici, qualcosa che velocizza quest’operazione che, di per sé, è vecchia quanto la coltivazione stessa.

“Sulla base di un test genetico, è possibile prevedere la resistenza di una pianta senza testarla in laboriose prove sul campo”, afferma Bruno Studer, professore dell’ETH che sta collaborando con Bodo Raatz del CIAT.
Tra l’altro fagioli più resistenti alle malattie ridurranno anche l’utilizzo globale dei pesticidi, in particolare dei fungicidi che stanno divenendo anche troppo comuni nelle coltivazioni di fagioli, come quelle dell’America Latina.

“I fagioli resistenti alle malattie sono una doppia vittoria: i coltivatori in America Latina possono ridurre il loro uso di pesticidi mentre gli agricoltori in Africa possono aumentare la loro produzione agricola senza pesticidi”, spiega Studer nel comunicato stampa.

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