Scomparsi più di 3 miliardi di uccelli nel solo Nordamerica dal 1970

Sarebbero più di 3 miliardi gli uccelli scomparsi nel solo Nordamerica dal 1970 secondo uno studio condotto da Ken Rosenberg, scienziato esperto nella conservazione degli animali nel laboratorio di ornitologia della Cornell University, che ha pubblicato il proprio studio, insieme ai colleghi, su Science.

Si tratta del 30% del totale e molte delle specie sarebbero passate nella categoria degli animali in pericolo di estinzione.
Ad essere scomparsi in gran numero sono soprattutto passeri e merli. Sono numeri e dati che mostrano quanto diverse specie di uccelli possano incorrere nell’estinzione, anche quelle specie che fino a pochi anni fa potevano contare su una fauna molto abbondante con decine di migliaia di esemplari.

Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno realizzato l’inventario più completo riguardante gli uccelli nordamericani.
Si sono basati su vari censimenti tra cui quello del North American Breeding Bird Survey, un censimento annuale degli uccelli condotto da vari volontari in Canada e negli Stati Uniti.
In totale hanno analizzato 529 specie di uccelli che rappresentano più del 90% dell’intera popolazione di uccelli nel Nordamerica.

Alcuni di essi, tra cui uccelli acquatici e rapaci, stanno ricominciando a prosperare grazie ad importanti sforzi di conservazione ma per la maggior parte delle altre specie il declino è il tratto più caratterizzante.
Si parla degli uccelli che vivono lungo le coste o nelle praterie. Proprio quest’ultimi, per esempio, sono diminuiti del 53% dal 1970 con una perdita di oltre 700 milioni di unità.

Ed è proprio l’abbassamento complessivo delle popolazioni degli uccelli comuni a preoccupare di più come afferma Rosenberg che sottolinea come fringuelli, merli e passeriformi in generale sono particolarmente colpiti.

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