
Cinque sottopopolazioni di cellule retiniche sono state scoperte da un team di ricercatori del National Eye Institute (NEI). Nello specifico i ricercatori hanno scoperto cinque nuovi tipi di cellule dell’epitelio pigmentato retinico (retinal pigment epithelium, RPE). Quest’ultimo è uno strato di tessuto che è fondamentale per i fotorecettori sensibili alla luce che si trovano nella retina.[1]
Scoperta è stata effettuata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale
La scoperta è stata effettuata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Con algoritmi di intelligenza artificiale i ricercatori hanno analizzato varie caratteristiche morfometriche delle cellule RPE “addestrando” i computer a lavorare con le immagini. L’algoritmo valutava caratteristiche come la forma delle cellule, le proporzioni e il numero di cellule vicine (una maggiore tenuta delle giunzioni cellulari, infatti, può essere collegata ad una migliore salute cellulare).[1]
Scoperte cinque sottopopolazioni distinte di cellule dell’epitelio pigmentato retinico
Alla fine hanno scoperto cinque sottopopolazioni distinte di cellule RPE che hanno denominato da P1 a P5. Queste sottopopolazioni si trovano organizzate in cerchi concentrici intorno alla fovea, una delle aree più sensibili alla luce della retina.
I ricercatori hanno creato una sorta di mappa di riferimento per localizzare queste sottopopolazioni nell’occhio. Lo studio è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.[2]
Secondo Michael F. Chiang, uno dei responsabili del NEI, si tratta di una scoperta che potrebbe essere molto importante per alcune patologie della retina.[1]
Fotorecettori dell’occhio
I fotorecettori dell’occhio si trovano su uno strato che riveste la retina nella zona posteriore. Possono avere due forme: a bastoncello e a cono. Quando vengono attivati dalla luce, cominciano ad inviare i loro segnali tramite una rete di neuroni retinici che viaggiano attraverso il nervo ottico per arrivare al cervello. Le cellule dell’epitelio pigmentato retinico si trovano proprio sotto i fotorecettori a formare una specie di monostrato con la profondità di una cellula.[1]
Malattie degenerative della retina
Queste cellule, a causa dei cambiamenti metabolici, possono provocare la degenerazione dei fotorecettori e ciò ha un impatto che può essere più o meno grave sulla vista a seconda anche del punto in cui si trovano le stesse cellule RPE.
Per esempio una malattia come la degenerazione retinica ad esordio tardivo riguarda soprattutto la retina periferica e, conseguentemente, il sistema della visione periferica. La degenerazione maculare legata all’età, invece, colpisce soprattutto la zona della macula, maggiormente collegato al sistema della visione centrale.[1]