
Utilizzando i dati raccolti dal radiotelescopio ASKAP, gestito dallo CSIRO, un team di ricercatori ha applicato metodi all’avanguardia ottenendo interessanti risultati. I ricercatori hanno scoperto una nuova pulsar che sembra essere la più brillante mai individuata, una cosa che ha sorpreso anche Yuanming Wang, dottoranda dell’Università di Sydney che ha contribuito alla scoperta e che ha realizzato un nuovo studio pubblicato sull’Astrophysical Journal.[1]
Primi segnali di un’insolita pulsar
La scoperta è stata effettuata dal team guidato dalla professoressa Tara Murphy, astronoma del Sydney Institute for Astronomy dell’Università di Sydney, che hanno scoperto i primi segnali di un’insolita pulsar nell’archivio di dati dell’ASKAP (Australian Square Kilometre Array Pathfinder), una rete di radiotelescopi situati nei dell’Australia Occidentale.
Scoperta è stata effettuata isolando e analizzando la luce polarizzata
La scoperta è stata effettuata isolando e analizzando la luce polarizzata, un metodo che, come spiega il comunicato presente sul sito dell’istituto australiano, permette di trovare anche pulsar al di fuori del l’intervallo di temporizzazione standard. Le pulsar, infatti, sono stelle di neutroni in velocissima rotazione che emettono due fasci di luce polarizzata sulle lunghezze d’onda radio. I raggi di luce quando viaggiano per lo spazio crea una sorta di firma di temporizzazione e di polarizzazione unica.
Onde radio possono polarizzarsi circolarmente
Queste onde radio possono polarizzarsi circolarmente: in sostanza il campo elettrico comincia a ruotare formando una sorta di cerchio man mano che il raggio prosegue. Si tratta di una caratteristica unica delle pulsar che può essere usata per distinguerle dalle altre fonti luminose dello spazio.
Pulsar appena scoperta si trova nella Grande Nube di Magellano
La pulsar appena scoperta, denominata PSR J0523-7125, è proprio una di quelle che emette luce polarizzata circolarmente. Si trova nell’area centrale della Grande Nube di Magellano, una galassia satellite della Via Lattea, ed è caratterizzata da pulsazioni con un periodo di 322,5 ms. Secondo i ricercatori deve essere sfuggita alle osservazioni precedenti a causa di uno spettro radio molto ripido e di un profilo dell’impulso molto ampio. Tra l’altro questa fonte luminosa all’inizio era stata identificata come una galassia e solo isolando la luce polarizzata circolarmente i ricercatori sono riusciti ad identificare che cosa era in realtà e dove si trovava.
Note e approfondimenti
- Discovery of PSR J0523-7125 as a Circularly Polarized Variable Radio Source in the Large Magellanic Cloud – IOPscience (DOI: 10.3847/1538-4357/ac61dc)