
Uno gruppo di ricercatori del RIKEN Brain Science Institute, Giappone, ha scoperto una nuova proteina che è coinvolta nella malattia di Alzheimer. Questa proteina, denominata CAPON, già nota perché legata a fattori di rischio per altri disturbi psichiatrici, facilita la connessione tra il due noti elementi colpevoli del morbo di Alzheimer: le placche amiloidi e le proteine Tau.
Le interazioni tra le placche amiloidi e le proteine Tau causano infatti la morte delle cellule cerebrali i primi sintomi di demenza.
Nella loro lavoro, pubblicato su Nature Communications, i ricercatori spiegano come hanno identificato il gene CAPON nel cervello di un topo, nello specifico hanno trovato l’accumulo di CAPON nell’ippocampo, la zona del cervello che risulta molto importante per la memoria. In presenza di placche amiloidi, l’accumulo di CAPON risultava ancora maggiore.
Creando una sovraespressione artificiale di CAPON nel cervello dei topi, i ricercatori si accorgevano che questi ultimi mostravano significativi livelli di neurodegenerazione, tau elevata e restringimento ippocampale.
Takaomi Saido, ricercatore del RIKEN ed uno degli autori dello studio, afferma in relazione a questa scoperta: “La neurodegenerazione è complessa ma pensiamo che CAPON sia un importante mediatore tra la morte di amiloide-β, tau e cellule. Rompere questo legame con un farmaco è una strada promettente per il trattamento del morbo di Alzheimer”.
Fonti e approfondimenti
- Alzheimer’s disease protein links plaques to cell death in mice | RIKEN (IA)
- Tau binding protein CAPON induces tau aggregation and neurodegeneration | Nature Communications (IA) (DOI: https://doi.org/10.1038/s41467-019-10278-x)
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