
Una scoperta relativa a Tritone, luna di Nettuno, è stata fatta da un team internazionale di astronomi che ha utilizzato i telescopi dell’osservatorio Gemini in Cile.
Analizzando le firme della luce a infrarossi di questo satellite naturale di Nettuno ricercatori hanno scoperto che il monossido di carbonio e le molecole di azoto non solo possono formare i loro agglomerati di ghiaccio indipendenti ma possono anche unirsi e vibrare all’unisono.
Secondo i ricercatori, questa miscela di gas ghiacciati può essere coinvolta nel processo di espulsione di materiale tramite la superficie attraverso i geyser, cosa che era già stata notata dai veicoli spaziali della NASA in precedenza. Questo processo può inoltre innescare dei cambiamenti stagionali dell’atmosfera.
“Individuare questa specifica lunghezza d’onda della luce infrarossa su un altro mondo non ha precedenti”, rivela Stephen Tegler, professore dell’Università dell’Arizona del Nord ed autore dello studio insieme ad altri colleghi.
Secondo gli stessi ricercatori, questa scoperta, che rappresenta la prima prova spettroscopia diretta del fatto che ghiacci come questi, formati da gas a basse temperature, possono mescolarsi, potrà aiutare a fare luce sulla composizione dei gas ghiacciati in altri mondi, ad esempio su protone
Approfondimenti
- NAU astrophysicist leads international team in ‘unprecedented’ discovery of unique infrared light signature on Neptune’s moon Triton (IA)
- A New Two-molecule Combination Band as a Diagnostic of Carbon Monoxide Diluted in Nitrogen Ice on Triton – IOPscience (IA) (DOI: 10.3847/1538-3881/ab199f)
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