
La traccia di un antico cambiamento climatico è stata trovata da un gruppo di ricercatori del Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI). Nello specifico gli scienziati hanno trovato l’impronta di una massiccia ondata di acqua dolce nell’Artico occidentale collegata al cosiddetto Dryas recente, un intenso periodo freddo, durato circa una settantina di anni e iniziato circa 13.000 anni fa.
Secondo l’oceanografo Lloyd Keigwin, autore principale dello studio pubblicato su Nature Geoscience, questo brusco cambiamento climatico mise fine a mille anni di riscaldamento globale.
La causa del Dryas recente è sempre rimasta un mistero e molte teorie sono state formulate riguardo. Una di queste vedeva la causa nell’afflusso di un enorme quantitativo di acqua dolce proveniente dagli strati di ghiaccio e dei ghiacciai che a loro volta interruppero il sistema di circolazione delle acque profonde che trasportava le acque più calde rilasciando calore in atmosfera. Tuttavia sono sempre mancate prove al riguardo.
In tal senso questa scoperta potrebbe supportare proprio questa teoria. È di questo parere anche il coautore dello studio, Neal Driscoll, professore di geologia e geofisica, secondo cui “La firma degli isotopi di ossigeno registrati nei gusci dei foraminiferi preservati nel sedimento ci ha permesso di rilevare le tracce della fonte dello scarico del lago glaciale nel fiume MacKenzie di 13.000 anni fa. La datazione al radiocarbonio sui gusci ha fornito i limiti di età: i modelli di circolazione per l’Oceano Artico rivelano che l’acqua superficiale a bassa salinità venne trasportata effettivamente nel Nord Atlantico. Come è eccitante quando i pezzi di un puzzle di oltre 100 anni si uniscono.”