
Due nuove specie di vermi piatti con testa a martello vengono descritti in uno studio apparso sulla rivista PeerJ.[1] Le due nuove specie vengono considerate specie invasive e sembrano aver già colonizzato diversi paesi europei tra cui anche l’Italia.
Vermi piatti
I vermi piatti (famiglia Geoplanidae), come spiega il comunicato di PeerJ, predano diversi altri animali del suolo tra cui le lumache e i lombrichi. In tal senso rappresentano quindi una minaccia per la stessa biodiversità e in generale per l’ecologia del suolo. I vermi del genere Bipalium, detti anche vermi con testa a martello (“hammerhead worms”) a causa della particolare forma della testa, sono considerate tra le specie invasive di questa famiglia.
Questi vermi predatori possono seguire le loro prede e possono usare diversi muscoli del loro corpo e diverse secrezioni appiccicose per far sì che la stessa vittima si attacchi e non possa fuggire. Quando devono ingoiare la vittima, estraggono la faringe dalla bocca e cominciano a secernere degli enzimi per iniziare il processo di gestione.
Bipalium pennsylvanicum e Bipalium adventitium
I ricercatori hanno scoperto due nuove specie, Bipalium pennsylvanicum e Bipalium adventitium. Sono originarie dell’Asia ma sono state trovate in Francia e in Italia. La prima, la specie Humbertium covidum, è stata trovata infatti in alcuni giardini dei Pirenei atlantici e in Veneto. Si tratta di un verme della lunghezza di circa 30 mm, molto goloso di piccole lumache.
La seconda specie, la Diversibipalium mayottensis, è stata trovata nell’isola di Mayotte, un’isola francese nel Canale del Mozambico. La dimensione è simile a quella della specie precedente. Anche questa specie è ritenuta invasiva dai ricercatori.
Hanno già “invaso” l’Europa
Queste scoperte mostrano che, provenendo dall’Asia, queste due specie hanno già “invaso” l’Europa e che potrebbero fare la stessa cosa negli Stati Uniti con danni poi non facilmente calcolabili.
Il problema delle specie aliene, a causa anche della globalizzazione e della facilità degli spostamenti, preoccupa sempre di più gli scienziati in quanto troppo facilmente vengono introdotti in nuovi ambienti delle specie animali che possono letteralmente annientare intere altre specie.