
Le tracce di una galassia “mangiata” dalla Via Lattea sono state individuate da un team di ricercatori grazie ai dati raccolti dal telescopio spaziale Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea. Denominato dai ricercatori “Pontus”, l’evento di fusione ha visto una galassia essere “assorbita” dalla Via Lattea tra 8 e 10 miliardi di anni fa. Lo studio è stato pubblicato sull’Astrophysical Journal.[1]
Fusioni tra galassie
I ricercatori hanno scoperto la misteriosa galassia, mai individuata prima, grazie al telescopio spaziale Gaia. Si tratta di tracce di una collisione cosmica che ha contribuito a formare la Via Lattea così come oggi la conosciamo insieme a diverse altre già scoperte in passato.
Le fusioni tra galassie, anche di dimensioni diverse, sono abbastanza comuni nel cosmo e conoscere quali sono state quelle fusesi con la Via Lattea è importante per capire come la nostra galassia si è evoluta nel corso di miliardi di anni.
Telescopio spaziale Gaia
Il telescopio spaziale Gaia è stato lanciato nel 2013 ed ha raccolto tantissimi dati relativi a diversi oggetti cosmici. Molti di questi dati hanno contribuito fortemente alla comprensione dell’evoluzione e della formazione della stessa Via Lattea.
Calcoli precisi
Lo studio è cominciato quando i ricercatori hanno analizzato i dati di un alone della Via Lattea, un’area della nostra galassia in cui sono presenti molti ammassi globulari, gruppi di stelle con livelli di metallicità abbastanza bassi. Capire che il materiale presente in quest’area una volta faceva parte di un’altra galassia è una sfida ma i ricercatori ci sono riusciti grazie a calcoli precisi relativi alle forze gravitazionali e al flusso stellare.
Come avviene una fusione tra galassie
Come spiega il comunicato dell’Agenzia Spaziale Europea, infatti, quando una galassia viene attratta e poi si fonde con un’altra l’acquisizione può avvenire lentamente oppure velocemente. Se avviene lentamente le stelle della galassia acquisita formano un flusso stellare abbastanza vasto e unico che si distingue, in questo caso, nell’alone preso in considerazione. Se il fenomeno avviene rapidamente, invece, le stelle della galassia acquisita risulteranno più sparse. Nel caso della fusione analizzata in questo nuovo studio, la galassia acquisita vanta al suo interno massicci ammassi globulari o addirittura piccole galassie satelliti. Queste formazioni all’interno dell’alone mostrano una firma differente e i dati possono mostrare l’acquisizione anche miliardi di anni dopo.
Altre cinque fusioni confermate e già scoperte in precedenza
I ricercatori hanno anche confermato l’esistenza di altre cinque acquisizioni avvenute nel passato della Via Lattea, già conosciute, e una possibile sesta acquisizione non ancora confermata. Tutte queste acquisizioni si sono verificate quasi tutte tra 8 e 10 miliardi di anni fa (solo una è più recente ed è avvenuta tra 5 e 6 miliardi di anni fa).
Nei prossimi miliardi di anni un’altra grande fusione dovrebbe avvenire tra la Via Lattea e la galassia vicina di Andromeda. Secondo alcuni studi effettuati negli ultimi anni, in realtà il “primo contatto” tra queste due enormi casse potrebbe essere già avvenuto: le parti più esterne, molto esterne, delle due galassie, infatti, sembrano già essersi “toccate”.