
Un gruppo di ricercatori italiani afferma di aver individuato un grande complesso vulcanico situato circa 15 km al largo della costa tirrenica della Calabria.
Secondo i ricercatori, questo complesso vulcanico, mai identificato precedenza, si sarebbe formato durante gli ultimi 780.000 anni.
I ricercatori hanno individuato in particolare diverse intrusioni magmatiche che sono arrivate sul fondale marino formando piccoli monti oppure camini o flussi di lava.
Lo stesso complesso, denominato “Diamante – Enotrio – Ovidio”, è stato diviso dai ricercatori in due zone principali, una orientale, che comprende i monti sottomarini di Ovidio, e una occidentale, che comprende quelli del diamante e di Enotrio.
In totale i ricercatori hanno individuato cinque vulcani, di cui uno risulterebbe più grande del Vesuvio.
Si tratta in ogni caso di vulcani non attivi che però permettono un certo livello di attività idrotermali.
Secondo Riccardo De Ritis, primo autore dell’articolo apparso su Tectonics, questi vulcani si trovavano in tempo a livello del mare ma poi sono stati erosi nel corso del tempo.
Secondo i ricercatori, questo complesso vulcanico deve la sua formazione all'”dell’ascesa del flusso del mantello indotto dalla subduzione, originato dal bordo nord-occidentale della lastra ionica in ritirata”, come riferito nell’abstract dello studio.