Scoperti batteri di gatti potentissimi nel contrastare infezione della pelle

Credito: music4life, Pixabay, 6721830

Un interessante approccio sperimentale è stato portato avanti da un team di ricercatori dell’Università della California a San Diego in relazione al trattamento di un’infezione della pelle nel corso di esperimenti sui topi. I ricercatori hanno usato ceppi di batteri prelevati da gatti sani trattando con successo l’infezione. Si tratta di risultati che potrebbero essere usati per sviluppare nuove terapie per le infezioni della pelle anche negli esseri umani, come rileva il comunicato della stessa Università californiana.[1] Lo studio è stato pubblicato su eLife.[2]

Batteri della pelle importanti

Non è una novità che la pelle sia una vera e propria colonia di tante specie batteriche. La maggior parte di esse svolge ruoli importanti e positivi per la pelle e per il contrasto alle infezioni. Come spiega Richard L. Gallo, professore del Dipartimento di Dermatologia presso la UC San Diego, anche la salute degli esseri umani dipende da questi batteri “buoni”. Tuttavia a volte se ci ammaliamo i batteri buoni vengono sopraffatti dai “cattivi” e ciò può far nascere delle infezioni.

Staphylococcus pseudintermedius (MRSP) resistente alla meticillina

Una delle infrazioni è quella prodotta dallo Staphylococcus pseudintermedius (MRSP) resistente alla meticillina. Si tratta di un batterio che è presente anche sulla pelle degli animali domestici e che diventa infettivo quando gli stessi animali si feriscono o sono malati.
Viene considerato come un patogeno emergente perché può eseguire il salto da una specie all’altra ed è stato dimostrato che infezioni di questo batterio possono verificarsi anche negli esseri umani.[1]

Batterio Staphylococcus felis contrastava MRSP

I ricercatori hanno selezionato alcuni batteri che vivono di solito sui cani e gatti coltivandoli in laboratorio. Alla fine hanno scelto un ceppo di batteri felini denominato Staphylococcus felis. Questo batterio sembrava essere molto efficace, nel corso degli esperimenti in laboratorio, a contrastare la crescita dell’MRSP. Il batterio sembra produrre, naturalmente, un livello di antibiotici più alto tra quelli che inibiscono l’MRSP. Gli antibiotici prodotti dal batterio Staphylococcus felis tendono a distruggere la parete cellulare dell’MRSP e tendono ad aumentare la produzione di radicali liberi tossici.[1]

Staphylococcus felis agirà anche tentativi di resistenza

Per aggirare i tentativi di sviluppare l’esistenza all’antibiotico, poi, il batterio si serve di quattro geni che codificano quattro diversi peptidi antimicrobici. Ognuno di essi è in grado di uccidere l’MRSP e quando quest’ultimo non ha sviluppato ancora nessuna resistenza e i quattro peptidi di lavorano insieme sembrano ancora più efficienti. [1]

Efficace anche in esperimenti su topi vivi

I ricercatori hanno fatto esperimenti anche su topi vivi esposti alla forma più comune dell’MRSP aggiungendo estratto di S. felis sul sito infetto della pelle. Quest’ultima mostrava una diminuzione della desquamazione e del rossore a seguito del trattamento e una riduzione dei batteri vitali MRSP.[1]

Potenza “estrema”

La potenza di questo batterio è “estrema”, come la descrive Gallo “È fortemente in grado di uccidere gli agenti patogeni, in parte perché li attacca da più parti, una strategia nota come ‘polifarmacia’. Questo lo rende particolarmente attraente come terapeutico”.

Note e approfondimenti

  1. Cat Bacteria Treats Mouse Skin Infection, May Help You and Your Pets As Well (IA)
  2. Antimicrobials from a feline commensal bacterium inhibit skin infection by drug-resistant S. pseudintermedius | eLife (IA) (DOI: 10.7554/eLife.66793)
Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo