I ricercatori hanno individuato tre sottotipi cerebrali unici nei modelli di connettività cerebrale a riposo nei soggetti veterani con dolore cronico e trauma. Si tratta di risultati, come riferisce il comunicato emesso oggi da Frontiers, che forniscono quella che può essere considerata come una misurazione obiettiva del dolore e della suscettibilità ai traumi. In tal senso i risultati dello studio potrebbero essere utili per sviluppare nuovi trattamenti personalizzati.[1] Uno studio è stato pubblicato su Frontiers in Pain Research.[2]
Il dolore cronico e il trauma
Gli studi di solito analizzano i meccanismi neurali del dolore cronico e del trauma, che spesso sussistono contemporaneamente, in maniera isolata e di conseguenze le misure e le analisi spesso sono soggettive. In tal senso questo nuovo studio riempie questi vuoti. I ricercatori hanno scoperto tre firme relative alla collettività cerebrale considerabili come “uniche” in un gruppo di 57 veterani con sintomi di mal di schiena e di traumi.
“In altre parole, nonostante le somiglianze demografiche e diagnostiche, abbiamo trovato gruppi neurobiologicamente distinti con meccanismi diversi per la gestione del dolore e del trauma. I sottogruppi a base neurobiologica possono fornire informazioni su come questi individui risponderanno alla stimolazione cerebrale e ai trattamenti psicofarmacologici”, spiega Irina Strigo, ricercatrice del San Francisco Veterans Affairs Health Care Center, una delle autrici dello studio.[1]
Firme indicano la suscettibilità o la resilienza al dolore e ai traumi
Queste firme indicano la suscettibilità o la resilienza da parte dei veterani al dolore e ai traumi. Le misurazioni possono essere effettuate in maniera indipendente dai loro dati medici generali o dalle loro esperienze di combattimento. Secondo Irina Strigo il dolore cronico può essere considerato uno dei casi più preoccupanti per quanto riguarda la salute pubblica e la cosa riguarda ancor di più i veterani. Il problema diventa ancora più grande perché il dolore cronico di solito non si presenta mai da solo: spesso viene accompagnato da varie co-morbilità, tra cui traumi, sintomi depressivi o disturbo da stress post traumatico.[1]