
Due ricercatori dell’Università di Portsmouth hanno scoperto che gli orsi possono usare particolari espressioni facciali per comunicare e anche per imitare le espressioni facciali di altri orsi.
Si tratta della prima volta che si registra un caso di mimica facciale in esseri viventi non appartenenti ai primati.
Nella ricerca, pubblicata su Scientific Reports, si descrivono le particolari caratteristiche degli orsi malesi (Helarctos malayanus), conosciuti anche come orsi del sole, orsi endemici delle foreste pluviali del sud-est asiatico, in particolare della Malesia.
Si tratta di una specie che viene considerata come “solitaria” ma che, quando è contatto con altri orsi nella stessa specie, si rivela molto giocosa. Questi orsi sembrano possedere la facoltà di poter comunicare tramite espressioni della faccia proprio come avviene per gli esseri umani e per alcune specie di scimmie.
I ricercatori, durante le osservazioni di 22 orsi del sole con età compresa tra 2 e 12 anni, hanno infatti notato che questi animali a volte rispondevano ad altri orsi della stessa specie con la stessa espressione o con espressioni molto simili.
Secondo i ricercatori, queste espressioni venivano utilizzate perlopiù per segnalare che erano pronti a giocare oppure a rafforzare i legami sociali.
Secondo Marina Davila-Ross, che ha eseguito la ricerca insieme a Derry Taylor, “La cosa più sorprendente è che l’orso del sole non è un animale sociale. In natura è un animale relativamente solitario, quindi questo suggerisce che la capacità di comunicare attraverso complesse espressioni facciali potrebbe essere un tratto pervasivo nei mammiferi, permettendo loro di orientarsi nelle loro società.”