
Un vero e proprio boom per quanto riguarda la popolazione del sud-est asiatico avvenuto circa 4000 anni fa è stato rilevato da un gruppo di ricercatori dell’Australian National University attraverso un nuovo metodo che serve proprio per capire i livelli di crescita o di diminuzione della popolazione preistorica.
Nello specifico, i ricercatori hanno registrato un rapido aumento delle popolazioni in Thailandia, Cina e Vietnam durante il periodo neolitico. Hanno poi registrato un secondo momento durante l’età del ferro.
I ricercatori hanno analizzato resti umani di natura scheletrica prelevati da 15 località.
Clare McFadden, ricercatrice impegnata nello studio, pubblicato sul Journal of Archaeological Science, spiega il metodo che ha utilizzato: esso determina il tasso di incremento naturale della popolazione tenendo conto della percentuale di neonati e bambini rispetto al totale.
Sotto questo profilo la McFadden è stata facilitata dato il buon livello di conservazione delle ossa di neonati e bambini ritrovati nel sud-est asiatico e nel Pacifico, a differenza di quanto avviene con i resti scheletrici in Europa e in America a causa di condizioni ecologiche diverse.
Si tratta di una ricerca i cui risultati si allineano perfettamente con la teoria relativa alla nascita dell’agricoltura: una volta che questa comincia a svilupparsi in una data zona del mondo, in questa località gli esseri umani cominciano ad aumentare esponenzialmente in numero.