Scoperto gene che permette alle api del capo di riprodursi senza sesso

Apis mellifera capensis (credito: Discott, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons)

Un team di ricercatori dell’Università di Sydney è riuscito a scoprire il gene che permette alle api del capo (Apis mellifera capensis) di riprodursi senza praticare l’atto sessuale. A permettere questa caratteristica è il gene GB45239 sul cromosoma 11.
“È estremamente eccitante”, dichiara Benjamin Oldroyd della School of Life and Environmental Sciences. “Gli scienziati hanno cercato questo gene negli ultimi 30 anni. Ora che sappiamo che è sul cromosoma 11, abbiamo risolto un mistero”.

Il sesso resta la forma più comune per la riproduzione animale e per lo stesso Oldroyd ciò resta un mistero in quanto l’asessualità sembra una maniera molto più efficiente di riprodursi.
L’ape del capo, endemica del Sudafrica, ha un gene particolare che permette alle api operaie di deporre uova che producono solo api femmine invece dei maschi come fanno molte altre specie di api.
“I maschi sono per lo più inutili. Ma le operaie del capo possono reincarnarsi geneticamente come una regina femmina e questa prospettiva cambia tutto”, spiega ancora il ricercatore.

Tuttavia tra le api del capo vige un problema: dato che ogni operaia potrebbe essere la prossima regina, ci sono sempre conflitti quando una colonia perde la regina tanto che le stessi operaie combattono fra loro e competono per salire “al trono”.
Tra gli altri tratti che distinguono le api del capo dalle altre specie di api il fatto che le ovaie delle operaie sono più grandi e possono produrre feromoni da regina, cosa che permette loro di affermare, potenzialmente, il dominio su tutta la colonia.

Ciò porta anche ad una propensione al parassitismo sociale: le api del capo sono solite invadere le colonie di altre specie di api, riprodursi e convincere gli operai delle altre colonie a nutrire le loro larve. Proprio per questo solo in Sudafrica ogni anno 10.000 colonie di api da miele commerciali muoiono a causa di questo comportamento parassitario e proprio per questo l’ape del capo è ritenuta pericolosa per tutte le altre specie di api da miele.

“Se potessimo controllare un interruttore che consente agli animali di riprodursi in modo asessuato, ciò avrebbe importanti applicazioni in agricoltura, biotecnologia e molti altri campi”, spiega Oldroyd. ” Ad esempio, molte specie di formiche infestanti come le formiche di fuoco sono tremende, anche se sfortunatamente ciò sembra essere collegato ad un gene diverso da quello trovato nelle Capensis”.

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