
In una ricerca apparsa su PLOS Genetics un gruppo di ricercatori dichiara di aver identificato un particolare gene dei moscerini della frutta che previene l’ipereccitabilità di determinati neuroni a loro volta responsabili di convulsioni.
In particolare i ricercatori hanno studiato alcune proteine denominate canali ionici che permettono il passaggio dei segnali elettrici tra i neuroni e le altre cellule.
Hanno quindi analizzato un gene dei moscerini che blocca le convulsioni indotte dallo stress e che lavora in tutto il sistema nervoso nel cuore.
Questo gene, denominato “sei”, protegge in particolare questi insetti dalle convulsioni scatenate dal calore. La protezione avviene tramite un’azione in specifiche cellule del sistema nervoso ma non nel cuore dato che bloccando questo gene in quest’organo non si aveva alcun effetto.
Gli esseri umani, d’altro canto, hanno un gene comparabile denominato hERG. Per questo gene uno studio precedente ha trovato una correlazione con la sindrome del QT lungo, una patologia che può portare a improvvisi svenimenti a causa di un battito cardiaco regolare nonché a convulsioni e nei casi più gravi anche alla morte.
Yehuda Ben-Shahar, a capo del gruppo di ricerca nonché ricercatore dell’Università di Washington a St. Louis, dichiara riguardo a questa scoperta: “Abbiamo identificato un ruolo per la versione del gene hERG nella mosca in specifici tipi di cellule cerebrali nel prevenire lo sviluppo di convulsioni in risposta a stress ambientali acuti. Abbiamo in programma di continuare a utilizzare la mosca della frutta come sistema modello per lo studio della genetica e delle reti fisiologiche che proteggono il cervello dall’ipereccitabilità indotta dallo stress associata a convulsioni e patologie correlate”.