
La causa di un raro tipo di ipoacusia osservata nei rottweiler è stata individuata da un team di ricercatori finlandesi. Questi ultimi hanno, per la prima volta, scoperto la causa della perdita dell’udito canina ereditaria non sindromica a esordio precoce.
Il gene responsabile è un gene abbastanza importante per tutto il senso dell’udito dell’animale. La scoperta è stata effettuata da ricercatori dell’Università di Helsinki e del Centro di ricerca Folkhalsan.[1]
Questo difetto nell’udito inizia nei rottweiler durante le prime settimane di vita per poi progredire e portare alla piena sordità nel giro di pochi mesi. Un difetto nell’udito simile viene riscontrato anche in altri cani di razza mista, in particolare in quelli la cui razza è originata proprio dai rottweiler.
Come spiega Marjo Hytonen, uno dei ricercatori impegnati dello studio, la variante scoperta è quella del gene LOXHD1, uno gene che svolge un ruolo importante nelle funzioni delle ciglia delle cellule sensoriali cocleari.[1]
È importante comprendere che ricercatori non hanno scoperto il meccanismo relativo alla sordità causata da questa condizione ma hanno comunque fatto una scoperta importante che forse potrebbe portare ad un approccio terapico in futuro e non solo per i cani ma anche per gli esseri umani. Varianti dello stesso gene, infatti, come spiega ancora Hytonen, provocano ipoacusia ereditaria anche negli esseri umani, così come nei topi.[1]
Si tratta di un tratto ereditario che viene ereditato dai figli in maniera recessiva: in pratica, affinché il disturbo si sviluppi, il soggetto deve avere due copie del gene difettoso, uno ereditato dal padre e uno dalla madre. “Grazie alla nostra scoperta genetica, i cani utilizzati per l’allevamento possono ora essere testati per il difetto. Ciò rende possibile evitare combinazioni che potrebbero provocare cuccioli che perderanno l’udito”, spiega Hannes Lohi, altro ricercatore impegnato nello studio.[1]