Scoperto il più lungo filamento cosmico, lungo più di 50 milioni di anni luce

Immagine Simula attiva (a sinistra) che mostra la distribuzione del gas caldo. A destra c'è l'immagine reale ai raggi X delle superammasso Abell 3391/95 raccolta dallo strumento del telescopio spaziale eROSITA (credito: Reiprich et al., Astronomy & Astrophysics)

Può essere considerato come il filamento cosmico più lungo mai individuato quello scoperto da un team ricercatori dell’Università di Bonn. Questi ultimi hanno infatti individuato e analizzato un filamento di gas lungo ben 50 milioni di anni luce con una struttura che, secondo gli stessi ricercatori, risulta “sorprendentemente simile” alle previsioni effettuate con i modelli al computer.

I filamenti cosmici sono strutture filamentose che possono assumere dimensioni enormi e che sono fatti sostanzialmente da gas caldo. Di solito questi filamenti circondano oppure collegano galassie o ammassi di galassie.
La teoria principale riguardante la struttura dell’universo vede quest’ultimo essere composto come una sorta di spugna in cui esistono delle aree popolate dalla materia e altre sostanzialmente vuote, una struttura che è stata causata proprio dal big bang e da un’improvvisa espansione dello spazio, una fase conosciuta anche come “inflazione cosmica”.

Nel corso di 13 miliardi ed oltre di esistenza del nostro universo, si sono formati ammassi di galassie sempre più grandi ma i ricercatori sostengono che tutti questi ammassi sono comunque collegati tra loro da una “ragnatela” di filamenti gassosi, una sorta di “testimonianza” del fatto che tutta la materia dell’universo una volta era unita in un solo punto.
“Secondo i calcoli, questi filamenti contengono più della metà della materia barionica totale nel nostro universo, questa è la forma della materia di cui sono fatti le stelle e i pianeti, proprio come noi stessi”, spiega Thomas Reiprich, un ricercatore dell’Istituto per l’Astronomia Argelander dell’Università di Bonn, uno degli autori dello studio.

Si tratta di strutture, quelle relative ai filamenti, però difficilmente individuabili in quanto il gas di cui sono fatti è molto diluito. Si calcola che in questi filamenti siano presenti 10 particelle di gas per ogni metro cubo, praticamente sono quasi vuoti.
Tuttavia grazie ad un nuovo strumento con un obiettivo grandangolare presente sul telescopio spaziale eROSITA, Reiprich e i colleghi del suo team sono riusciti ad individuare un filamento enorme grazie alle radiazioni ai raggi X.

Questo filamento collega alcune galassie dell’ammasso Abell 3391/95, uno superammasso fatto da tre ammassi di galassie distante da noi circa 700 milioni di anni luce.
I ricercatori sono riusciti ad individuare non solo gli ammassi di galassie ma anche i filamenti gassosi che fanno da collegamento. L’intero filamento risulta lungo 50 milioni di anni luce ma, secondo i ricercatori, potrebbe essere ancora più lungo.

Immagine in luce ottica del superammasso Abell 3391/95 costruita tramite i dati dei telescopi eROSITA e ASKAP (credito: Reiprich et al., Astronomy & Astrophysics)

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