
Un nuovo materiale a base di etilene che può autoripararsi e che è caratterizzato da memoria di forma è stato sviluppato da un gruppo di ricercatori delle università RIKEN e Kyushu. Il nuovo materiale, una volta che è sottoposto ad un danno meccanico, si autoripara senza alcuna energia esterna né alcuno stimolo, anche immerso in liquidi acidi o alcalini.
L’etilene è un alcheno abbastanza diffuso ed è alla base di molte forme plastiche. Lo studio è stato pubblicato su Journal of American Chemical Society.
Il materiale prodotto dai ricercatori si distingue da tutti gli altri materiali autorigeneranti, o almeno della maggior parte, in quanto è abbastanza semplice: tutti gli altri materiali autorigeneranti sono infatti basati su progetti sofisticati con tanto di meccanismi chimici in reti polimeriche o comunque interazioni chimiche varie.
Ciò significa che richiedono comunque uno stimolo esterno che possono essere il calore o una pressione per attivare il processo di riparazione.
Inoltre questo nuovo materiale funziona anche nelle soluzioni liquide, anche acide e alcaline, altra proprietà che lo distingue dagli altri materiali autorigeneranti.
Gli stessi ricercatori dichiarano di essere rimasti sbalorditi dalle speciali proprietà che questa classe di materiali esibisce. E dato che questo materiale può essere sostanzialmente fatto facilmente proprio partendo dall’etilene, gli stessi ricercatori hanno intenzione di trovare presto nuove applicazioni.
Fonti e approfondimenti
- Scientists discover new type of self-healing material | RIKEN (IA)
- Synthesis of Self-Healing Polymers by Scandium-Catalyzed Copolymerization of Ethylene and Anisylpropylenes – Journal of the American Chemical Society (ACS Publications) (DOI: 10.1021/jacs.8b13316) (IA)
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