
Un nuovo modo con cui il grasso può arrivare a danneggiare le arterie è stato scoperto da un gruppo di ricerca che ha pubblicato il proprio studio su Science Translational Medicine.
Secondo i ricercatori nelle persone obese con malattie cardiache il grasso che circonda le arterie tende maggiormente a produrre una proteina denominata WNT5A. Questa proteina sembra avere degli effetti non positivi sui vasi sanguigni tanto che può essere considerata, dagli stessi ricercatori, un possibile bersaglio terapeutico per nuovi farmaci.
Quando le cellule dei vasi sanguigni entrano in contatto in misura maggiore con queste proteine, producono quantità maggiori di “prodotti tossici e favoriscono maggiormente l’accumulo di placca.
Come rileva Charalambos Antoniades, ricercatore che ha condotto lo studio, se si sviluppa un farmaco per far sì che la produzione di questa proteina diminuisca o si fermi, è forse possibile contrastare gli effetti negativi sulle pareti dei vasi sanguigni.
In tal modo potrebbe essere possibile contrastare il rischio di infarti e di ictus.
Questa scoperta, in ogni caso, mostra come l’obesità può danneggiare in maniera diretta i vasi sanguigni.
La scoperta è stata effettuata tramite le analisi del sangue e dei tessuti di più di mille malati cardiaci che mostravano livelli più alti di WNT5A all’interno del sangue.