
Uno dei più grandi misteri riguardanti gli esopianeti risiede in quelli che hanno orbite molto corte, a volte definite come “ultracorte”. Si tratta di pianeti che orbitano intorno alla stella a distanza molto ravvicinata. Di solito un “anno” su questi pianeti può durare pochi giorni terrestri, nei casi più estremi addirittura ore. Come si siano venute a formare configurazioni del genere non è ancora noto.
Nuovo pianeta ad orbita ultracorta
Un nuovo pianeta ad orbita ultracorta, che tra l’altro risulta anche molto leggero, è stato scoperto intorno alla stella GJ 367, una nana di tipo M relativamente vicina a noi dato che si trova ad una distanza di 31 anni luce.
Denominato GJ 367 b, il pianeta orbita intorno a questa stella in sole otto ore. I ricercatori pensano che abbia le dimensioni di Marte e una massa equivalente a circa la metà di quella della Terra. Si tratta di uno dei pianeti dall’orbita più breve, più piccoli ma soprattutto più leggeri mai scoperti. È descritto in uno studio pubblicato oggi su Science.
Strumenti utilizzati
La scoperta è avvenuta grazie ai dati raccolti dal telescopio spaziale TESS e grazie alle analisi effettuate dai ricercatori del MIT. Il telescopio ha individuato il pianeta tramite il metodo del transito e ci si è accorti fin da subito che aveva un’orbita davvero speciale, un’orbita ultracorta della durata di circa otto ore.
Dopo essersi assicurati che si trattava effettivamente di un pianeta e non di un falso positivo, ad esempio rappresentato da un’altra stella in primo piano sullo sfondo, i ricercatori hanno poi usato l’High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher (HARPS), uno strumento collocato sul telescopio dell’Osservatorio europeo meridionale in Cile.
Uno dei pianeti più leggeri mai scoperti
Con queste ultime misurazioni hanno scoperto che si trovavano di fronte ad uno dei pianeti più leggeri mai scoperti con una massa equivalente al 50% di quella della Terra. Secondo i ricercatori il pianeta ha un nucleo molto ricco di ferro che probabilmente costituisce più dell’80% della zona interna del pianeta, una caratteristica che, tra l’altro, è propria di Mercurio.
Possibilità di vita? Da escludere
Il pianeta orbita intorno ad una nana rossa (o nana M) ma gli astronomi credono che possano essercene altri perché in passato intorno a questo tipo di stelle sono stati scoperti sistemi multiplanetari.
Possibilità di vita? La cosa è da escludere. Anche se secondo i ricercatori è un pianeta roccioso, risulta troppo vicino alla stella. Probabilmente riceve delle radiazioni fortissime, circa 500 volte più forti di quelle che riceve la Terra, secondo le prime stime dei ricercatori. Inoltre si tratta di un pianeta che volge sempre lo stesso lato alla stella. Questo significa che uno dei due lati è estremamente rovente con un’atmosfera molto probabilmente pressoché inesistente perché evaporata.
Note e approfondimenti
- GJ 367b: A dense, ultrashort-period sub-Earth planet transiting a nearby red dwarf star (DOI: 10.1126/science.aay3253)