
Il noto astrobiologo nonché direttore del Beyond Center for Fundamental Concepts in Science Paul Davies, ricercatore dell’Università Statale dell’Arizona, rilascia alcune dichiarazioni in un podcast riguardo alla possibilità di vita extraterrestre e su diversi altri argomenti, dichiarazioni riprese, tra l’altro, anche dal Guardian.
Lo scienziato e cosmologo ricorda che per “vita extraterrestre” si intende non solo una civiltà super avanzata che potremmo scoprire o che potrebbe scoprirci ma anche una più semplice vita microbica, una forma di vita non complessa e soprattutto non intelligente naturalmente molto più difficile da scoprire.
Fase microscopica della vita necessaria anche per sviluppo di civiltà intelligenti
Anzi, lo stesso Davies è del parere che, per la formazione di una civiltà intelligente, qualsiasi forma possa assumere questa vita, il passaggio iniziale attraverso una fase microscopica sia necessaria. E aggiunge che i virus probabilmente farebbero parte dell’equazione della vita anche in altri luoghi. Se si pensa ai virus come elementi genetici mobili, infatti, sostiene il ricercatore, è naturale pensare alla loro presenza ove vi sia necessità di scambiare informazioni genetiche.
A tal proposito il ricercatore ricorda un processo denominato “trasferimento genico orizzontale” che vede il materiale genetico dei virus incorporato nei genomi degli esseri umani così come gli altri animali.
Se c’è vita cellulare su altri mondi dovrebbero esserci anche i virus
C’è anche chi pensa, sottolinea Davies, che parte del genoma umano sia in realtà di origine virale. Secondo il ricercatore, in sostanza, se c’è vita cellulare anche su altri mondi, dovrebbero esistere anche i virus, o qualcosa di molto simile a loro.
Tra le varie funzioni dei virus che qui sulla Terra consideriamo come positive si va dal mantenimento ad un certo livello delle popolazioni batteriche (tramite i cosiddetti “fagi”, virus infettano gli stessi batteri) all’influenza che possono avere sui cicli biogeochimici terrestri.
Anche in altri mondi esisterebbero interi ecosistemi
Inoltre anche negli altri mondi la vita si diversificherebbe e si ramificherebbe formando un intero ecosistema così come è avvenuto, nel corso di milioni di anni, anche sulla Terra.
Virus alieni non sarebbero un problema per umani
Tali virus, qualora esistessero, non dovrebbero però rappresentare un problema per gli esseri umani: di solito i virus pericolosi per una determinata forma di vita sono quelli che si sviluppano in presenza di quella stessa forma di vita e si adattano ad essa.
Note e approfondimenti
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