Selfie durante blocchi della pandemia collegati a rischi più alti di depressione secondo studio

Credito: OlgaVolkovitskaia, Pixabay, ID: 6975508

Condividere quotidianamente foto su Internet può essere collegato ad un aumento del rischio di andare incontro a depressione secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università Eötvös Loránd. Lo studio, pubblicato sulla rivista The International, prende in considerazione i casi di depressione durante le varie ondate della pandemia di COVID-19 tra quei soggetti che condividono più spesso foto e video di loro stessi sui social network.[1]

Tra i dati c’erano quelli relativi a varie risposte fornite ad un questionario on-line fatto di 20 domande tutte poste tra il 22 aprile 2020 e il 4 aprile 2021 in Ungheria.
I risultati mostravano che il tempo trascorso si social network nonché la condivisione di contenuti autorappresentativi aumentavano parallelamente alle ondate della pandemia e questi aumenti potevano essere collegati a rischi più alti di disturbo depressivo tra i soggetti più dediti a questa attività.
I ricercatori spiegano che questa tendenza si intensificava ulteriormente durante la terza ondata e in generale l’aumento era notevole rispetto alla tendenza del periodo prima della pandemia.[1]

Durante la prima ondata, i soggetti a rischio di depressione aumentavano del 19% mentre arrivavano a due quinti dei partecipanti giornalieri già durante la seconda ondata. Nel corso della terza ondata, poi, a riportare i sintomi del disturbo depressivo era il 45% dei soggetti che avevano partecipato al sondaggio.[1] “Il presente studio contribuisce in modo significativo alla crescente evidenza degli effetti psicosociali della pandemia di COVID-19 e della sua interazione con altri fenomeni globali come l’espansione dell’utilizzo dei social media e il cambiamento dei modelli di autorappresentazione”, riferiscono i ricercatori nell’abstract dello studio.[2]

Note e approfondimenti

  1. Daily Photo Sharing Might Mean Double Depression Risk – Neuroscience News
  2. Autorappresentazione sui social media durante i blocchi nella prima, seconda e terza ondata pandemica COVID-19 (DOI: 10.18848/2324-7576/CGP/v17i01/153-164)
Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo