
Sensori che possono essere attaccati sulla pelle e che possono rilevare cosa c’è Nella sudore sono stati sviluppati da un gruppo di ricerca del Lawrence Berkeley National Laboratory.
Questi sensori cutanei potrebbero rivelarsi molto utili in futuro per monitorare la salute o facilitare diagnosi senza far ricorso a metodi invasivi, come ad esempio prelievi del sangue, soprattutto in tempo reale.
Lo studio, pubblicato su Science Advances, descrive come questi sensori possono monitorare la velocità del sudore nonché gli elettroliti e i metaboliti in esso contenuti.
Il nuovo sensore è stato o infatti già testato su dei volontari mentre facevano degli esercizi fisici e in altri in cui la sudorazione veniva indotta chimicamente.
Il sensore conta su di un tubo microscopico a spirale che assorbe il sudore della pelle e che è capace di tracciare, attraverso la microfluidica, la velocità con cui si muove il sudore nonché altre informazioni come la sua quantità e in generale il tasso di sudorazione del soggetto.
La speranza è che sensori per il sudore come questi possono andare a sostituire le analisi tramite il prelievo del sangue per tenere sotto controllo diverse patologie anche se per quanto riguarda il diabete, come riferisce Mallika Bariya, studentessa presso l’UC Berkeley e altra autrice dello studio, al momento non è stato ancora dimostrato che esiste una correlazione universale tra i livelli di sudore e la glicemia.