
Un gruppo di ricercatori ha scoperto che il serpente di mare fasciato blu (Hydrophis cyanocinctus) utilizza un complesso sistema di vasi sanguigni collocato sulla parte superiore della testa per assorbire ossigeno dall’acqua circostante quando si trova Immerso. U
na scoperta che ha sorpreso gli stessi ricercatori.
Si tratta di una rete vascolare cefalica modificata (modified cephalic vascular network, MCVN) che fornisce una quantità di ossigeno al cervello considerabile come complementare nel corso dell’immersione, come specifica Alessandro Palci, ricercatore evoluzionista dell’Università di Flinders in visita presso l’Università di Alberta, Canada.
“Fondamentalmente abbiamo scoperto che questo serpente di mare usa la parte superiore della sua testa come una branchia per respirare sott’acqua”, riferisce il ricercatore per essere ancora più chiaro.
L’Hydrophis cyanocinctus è un serpente velenoso che vive nelle calde acque tropicali nei pressi delle coste della regione del sud-est asiatico.
Non si tratta di un sistema che permette ai serpenti di respirare completamente sott’acqua: prima o poi debbono riemergere per inspirare la quantità di ossigeno necessaria per il cervello. Quello che riescono ad ottenere dall’acqua è solo una parte complementare per permettere ai serpenti di stare un po’ più a lungo immersi.
Tuttavia tra i vertebrati che respirano dall’aria, questa specie di serpente può essere considerata come una delle più “acquatiche” in assoluto.