
Le immagini raccolte dai satelliti GRACE-FO (Gravity Recovery e Climate Experiment-Follow-On), lanciati nel maggio del 2018, risulterebbero inquietanti per quanto riguarda le caldi estati secche che hanno coinvolto l’Europa nel corso degli anni 2018 2019.
In base alle immagini e ai dati raccolti dai satelliti, i ricercatori del Centro tedesco di ricerca per le geoscienze sono riusciti a calcolare il deficit di massa indica che ha caratterizzato in questi periodi l’Europa Centrale ottenendo dati più che allarmanti.
Il calo dello stoccaggio dell’acqua potabile tra l’estate del 2018 e quella del 2019 si sarebbe abbassato del 94% rispetto alle fluttuazioni stagionali, cambiamenti così gravi che per una ripresa ci vorranno più anni, come prevedono gli stessi ricercatori.
In sostanza, per riallineare il livello dell’acqua alle stagioni precedenti, sarebbe dovuto correre un inverno con il doppio dell’aumento dell’acqua per compensare il deficit, cosa che invece non è avvenuta con il mite inverno 2019-2020.
Si tratta molto probabilmente della più grave carenza idrica mai occorsa in Europa degli ultimi decenni, sicuramente degli ultimi vent’anni dato che i ricercatori hanno fatto una valutazione congiunta e dei quattro periodi di siccità che sono occorsi nell’Europa Centrale nella 2003, nel 2015, nel 2018 e nel 2019. Il 2018 e il 2019 sono risultati significativamente più secchi e asciutti.
“Se gli anni di siccità 2015, 2018 e 2019 siano i primi segni di cambiamenti a più lungo termine in Europa centrale o semplicemente i valori anomali statistici sarà cosa nota solo in futuro. Tuttavia, i dati iniziali del 2020 suggeriscono che la siccità continuerà”, spiega Eva Börgens, una delle ricercatrici principali dello studio pubblicato su Geophysical Research Letters.
Approfondimenti
- Quantifying the Central European Droughts in 2018 and 2019 with GRACE‐Follow‐On – Boergens – – Geophysical Research Letters – Wiley Online Library (IA) (DOI: 10.1029/2020GL087285)
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