Simulazioni computerizzate di anelli di bolle sottomarini così complesse che sono indistinguibili dalla realtà

Il Caltech è sempre molto attivo anche sul fronte informatico. Una nuova interessante ricerca ci informa riguardo agli studi che Peter Schröder, professore di informatica e matematica applicata, sta eseguendo insieme al suo team per generare simulazioni computerizzate sempre più complesse.

Nello specifico i ricercatori si stanno concentrando sulla simulazione degli anelli di bolle sottomarine, quegli anelli che molto spesso si possono vedere nei video su Internet creati dai sommozzatori quando “sbuffano” questi anelli proprio come fanno i fumatori con le sigarette.
Schröder e colleghi sono riusciti a simulare la fisica di questi anelli sia quando si formano che quando si uniscono o si spezzano sott’acqua, una simulazione così realistica che, a detta dello stesso comunicato apparso sul sito del Caltech, è praticamente indistinguibile dalla realtà.

Non si tratta di una ricerca tesa solo a far avanzare il livello della computer grafica: i ricercatori stanno tentando di eseguire simulazioni di questo tipo sempre più complesse per comprendere meglio la matematica e le forze che regolano proprio questi fenomeni.
Inizialmente i ricercatori volevano comprendere meglio i brillamenti solari, anelli enormi fatti di plasma che si formano sulla superficie del Sole, e sono poi finiti a studiare gli anelli di bolle che si formano sott’acqua quando si sono accorti che hanno in comune, proprio con i brillamenti solari, parte della loro fisica fatta di complesse torsioni e forme fluide a ciambella che ruotano intorno ad una linea centrale.

“La speranza del nostro lavoro è di fornire spunti geometrici. Guardiamo sempre alla geometria delle cose e al loro comportamento. In questo caso, osserviamo la geometria di questa curva centrale dell’anello di bolle che si sposta e i cambiamenti nel suo spessore”, dichiara Schröder.
Alla fine hanno creato una simulazione al computer così realistica che la matematica che hanno utilizzato sul computer può essere utilizzata anche per comprendere i fenomeni del mondo reale, qualcosa che “sembra terribilmente complicato ma che può essere ridotto ad alcuni concetti chiave matematici”, rileva lo scienziato.

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