Sole è stella molto più tranquilla rispetto alla media, almeno negli ultimi tempi

(credito: MPS/hormesdesign.de)

Uno studio conferma che il sole è una stella molto più tranquilla rispetto alla media. Si tratta di quello che è stato, tutti gli effetti, un forte sospetto da parte degli scienziati che però non ha mai trovato conferma in una vera e propria ricerca. Quello che si è potuto fare, almeno fino a questo studio, pubblicato su Science, è stato capire l’attività del sole, soprattutto il numero delle macchie solari e la sua luminosità, nel corso degli ultimi millenni tramite varie tecniche, dall’analisi della distribuzione di varietà radioattive del carbonio del berillo negli anelli degli alberi fino agli studi del contenuto delle cosiddette “carote” di ghiaccio.

Con questi metodi, però, al massimo abbiamo ottenuto dati riguardanti gli ultimi 9000 anni del sole, un battito di ciglia per la vita di quest’astro che, secondo le stime, esiste da più di 4 miliardi e mezzo di anni.
Dunque come capire come era l’attività del sole in tempi molto meno recenti? Un team di ricercatori dell’Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare, coadiuvato da colleghi dell’Università del Nuovo Galles del Sud e della Scuola di Ricerca Spaziale della Corea del Sud, hanno fatto ricorso alle altre stelle.

Hanno creato una selezione di stelle più somiglianti al sole e con caratteristiche simili tra cui la temperatura superficiale, l’età, il periodo di rotazione (importante perché influenza il campo magnetico) e la proporzione di importanti elementi tra cui l’idrogeno in elio.
Si sono concentrati in particolare su quelle stelle che ruotano una volta intorno al proprio asse entro 20-30 giorni (il nostro sole impiega 24,5 giorni). Inoltre, usando i dati del telescopio spaziale Gaia, hanno ristretto ancora questo campione per arrivare ad un numero di 369 stelle tra le più somiglianti al nostro sole.

Anche in questo caso i ricercatori scoprivano che le variazioni di luminosità di queste stelle erano molto maggiori rispetto a quelle del sole, una cosa che ha sorpreso gli stessi ricercatori, come spiega Alexander Shapiro dell’istituto tedesco.
I ricercatori hanno poi analizzato altre 2500 stelle simili al sole i cui periodi di rotazione erano però sconosciuti. Per queste steelle il livello di luminosità oscillava di meno rispetto al gruppo di cui si conosceva il periodo di rotazione.

Secondo i ricercatori ciò può significare che la nostra stella è stata, in maniera abbastanza insolita, molto tranquilla nel corso degli ultimi millenni e che, sulle scale temporali molto più ampie, di quelle che prendono in considerazione decine o centinaia di milioni di anni, molto probabilmente ci sono state fasi con fluttuazioni e livelli di attività significativi. Gli stessi ricercatori ci tengono a precisare che però non c’è molto da preoccuparsi in quanto non si prevede un picco di attività solare per il prossimo futuro: il sole è poco attivo e dovrebbe restare in quiete ancora per molto tempo.

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Note e approfondimenti

  1. The Sun is pretty feeble | Max-Planck-Gesellschaft (IA)
  2. The Sun is less active than other solar-like stars | Science (IA) (DOI: 10.1126/science.aay3821)
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