
La solitudine può rendere più difficile anche lo smettere di fumare secondo un nuovo studio realizzato da ricercatori dell’Università di Bristol e pubblicato sulla rivista Addiction.
Già in passato alcuni studi avevano mostrato che esiste un’esistenza tra il sentirsi solo e l’abuso di sostanze ma in questo studio i ricercatori hanno applicato un nuovo metodo, denominato randomizzazione mendeliana, per utilizzare i dati genetici e in generale indagare sui dati di centinaia di migliaia di persone.
I ricercatori, per bocca di Robyn Wootton, una delle autrici dello studio, dichiarano di aver trovato collegamenti tra la solitudine e l’aumento del vizio del fumo.
Le persone sembrano più propense non solo a fumare più sigarette ma anche ad iniziare a fumare se si sentono più sole. Sono inoltre più in difficoltà nello smettere con un livello maggiore di solitudine.
“La nostra scoperta che il fumo può anche portare a una maggiore solitudine è un tentativo, ma è in linea con altri studi recenti che hanno identificato il fumo come un fattore di rischio per una cattiva salute mentale. Un potenziale meccanismo per questa relazione è che la nicotina dal fumo di sigaretta interferisce con i neurotrasmettitori come la dopamina nel cervello”, spiega Jorien Treur, altro autore dello studio.