Una ricerca effettuata sulla base dei dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) statunitense conferma il collegamento tra il sonno scarso e la malnutrizione o la nutrizione non sufficiente.
I due fattori, secondo i risultati acquisiti dai ricercatori, potrebbero essere più fortemente collegati di quanto si pensasse.
Secondo gli stessi risultati, le persone che dormivano meno di sette ore a notte (sette ore è la quantità di sonno minima raccomandata dai centri sanitari negli Stati Uniti) erano maggiormente caratterizzati da un consumo minore delle vitamine A, D, e B1 e da una minore assunzione di magnesio, niacina, calcio, zinco e fosforo.
Inoltre, sempre secondo i risultati della ricerca, un più grande numero di nutrienti era associato alle donne con un numero di ore di sonno non sufficiente rispetto agli uomini. Tale percentuale si riduceva nel caso delle donne che assumevano integratori alimentari e ciò può suggerire il fatto che gli stessi integratori possono colmare le lacune in una dieta in cui non sono forniti tutti i micronutrienti necessari. I micronutrienti sono sostanze, perlopiù vitamine e minerali,
che il nostro popolo non produce ma di cui ha bisogno e che deve dunque ottenere tramite l’alimentazione.
Secondo Chioma Ikonte, direttore della scienza dell’alimentazione presso Pharmavite, i risultati di questa ricerca “suggeriscono che gli individui con una breve durata del sonno potrebbero trarre beneficio dal migliorare l’assunzione di questi nutrienti attraverso la dieta e l’integrazione”.
Lo studio sarà presentato alla conferenza Nutrition 2019 della American Society for Nutrition.