
Un nuovo studio conferma che il sonno regolare, ossia andare a letto e svegliarsi più o meno sempre agli stessi orari, riduce il rischio di obesità nei bambini. Altro aspetto positivo a tal riguardo risultano gli orari regolari per quanto riguarda i pasti.
Situazioni del genere portano, conseguenzialmente, ad una migliore salute emotiva nei bambini in età prescolare, fattore determinante per ridurre il rischio di obesità durante la l’adolescenza all’età adulta.
La ricerca è stata effettuata analizzando 10.955 bambini che fanno parte del Millennium Cohort Study, uno studio a lungo termine di una popolazione di bambini nati nel Regno Unito dal settembre 2000 al gennaio del 2002.
Rendendo regolari le fasi del sonno e dei pasti e limitando la televisione o comunque lo stare di fronte ad uno schermo ad un’ora al giorno, si riduceva il rischio di obesità da parte dei bambini fin dagli 11 anni.
La ricerca si è basata sui criteri che definiscono l’obesità infantile di livello internazionale, in quanto i criteri statunitensi sono ancora più restrittivi avrebbero incluso un numero maggiore di bambini.
La relazione è stato capitanata dalla ricercatrice Sarah Anderson della Ohio State University ed è stata pubblicata su International Journal of Obesity.