Sonno scadente, sonnellini diurni e steatosi epatica, il collegamento scoperto in un nuovo studio

Credito: Andrey_Popov, Shutterstock, ID: 1890415921

Le persone che si addormentano più tardi, che russano e che hanno l’abitudine di fare sonnellini diurni sarebbero più a rischio di sviluppare steatosi epatica, conosciuta anche come malattia del fegato grasso, secondo quanto riferisce un comunicato della Endocrine Society.[1] I ricercatori Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.[2]

Che cos’è la steatosi epatica?

La steatosi epatica è una delle malattie epatiche più diffuse, sicuramente la principale per quanto riguarda quelle croniche, in tutto il mondo. Secondo quanto riferisce la Endocrine Society, arriva a colpire addirittura un quarto delle persone adulte. La malattia del fegato grasso è caratterizzata da disordini a livello metabolico e di solito è collegata all’obesità e al diabete di tipo 2.[1]

Steatosi epatica: qualità del sonno conta tanto

Yan Liu, un ricercatore dell’Università di Guangzhou che ha realizzato lo studio (insieme a vari colleghi) spiega che le persone che sono caratterizzate da un sonno notturno scarso e che sono soliti fare sonnellini diurni prolungati mostra un rischio più alto di incorrere in steatosi epatica. I risultati che lui e i colleghi hanno conseguito suggeriscono che migliorare la qualità del sonno riduce (fino al 29% secondo i dati che hanno analizzato) il rischio di steatosi epatica. Inoltre ulteriori analisi stratificate facevano scoprire ricercatori che i soggetti con stili di vita sedentari e con obesità centrale (l’obesità addominale) mostravano il suddetto collegamento in maniera più marcata rispetto agli altri.[1]

Lo studio

I ricercatori hanno infatti svolto uno studio su più di 5000 persone adulte cinesi con la steatosi epatica. Scoprivano che andare a dormire più tardi, russare ed avere l’abitudine di fare sonnellini diurni che duravano più di 30 minuti erano caratteristiche “significativamente associate” ad un rischio più grande di steatosi epatica. Anche un miglioramento moderato della qualità del sonno poteva essere collegata ad un abbassamento del rischio.[1]

Note e approfondimenti

  1. People with poor sleep behaviors may be at risk for fatty liver disease | Endocrine Society
  2. Sleep factors in relation to metabolic-dysfunction associated fatty liver disease in middle-aged and elderly Chinese | The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism | Oxford Academic (DOI: 10.1210/clinem/dgac428)
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