
Determinati mix probiotici potrebbero risultare molto utili per alcune malattie gastrointestinali, anche per la malattia di Crohn, secondo un nuovo studio pubblicato su mBio. I ricercatori del Cleveland Medical Center hanno infatti sviluppato un particolare mix probiotico composto da batteri Escherichia coli e Serratia marcescens uniti al lievito della specie Candida.
Questo mix è stato poi applicato su un biofilm. I ricercatori hanno scoperto che il mix di probiotici indeboliva il debito che viveva in queste bio pellicole. Il lievito stentava a crescere e non formava strutture riproduttive, dunque non riuscendo ad espandersi.
I risultati di nuovi esperimenti mostravano inoltre che il lievito della specie Candida aveva più probabilità di risultare sensibile al mix probiotico rispetto ad altre specie.
Secondo gli stessi ricercatori, questo nuovo mix probiotico, potrebbe aiutare a prevenire la formazione dei biofilm dannosi negli intestini delle persone affette da malattie infiammatorie o da altre condizioni gastrointestinali, compresa la malattia di Crohn.
Mahmoud A. Ghannoum, direttore del Center for Medical Mycology presso la Case Western Reserve School of Medicine nonché autore di queste ricerche, dichiara: “Il prossimo passo per il nostro probiotico in attesa di brevetto è di condurre studi clinici per dimostrare la sua efficacia in malattie come il morbo di Crohn, la colite ulcerosa e la sindrome dell’intestino irritabile e il cancro. Se l’efficacia è dimostrata, il potenziale impatto per le persone che soffrono di queste condizioni devastanti è estremamente eccitante per me come scienziato”.