Secondo quanto riporta un nuovo comunicato dell’University College di Londra, il progresso delle tecnologie verdi potrebbe essere minacciato presto da una carenza dell’acido solforico che si dovrebbe abbattere sui mercati mondiali. Questa stessa crisi potrebbe minacciare fortemente anche la sicurezza alimentare a livello globale. Lo studio è stato pubblicato sul Geographical Journal.
Produzione di fertilizzanti al fosforo
I ricercatori prevedono che la domanda globale di acido solforico dovrebbe aumentare da 246 a 400 milioni di tonnellate entro il 2040 a causa del fatto che il settore dell’agricoltura sarà sempre più attivo. Tra le varie conseguenze che la crisi dell’acido solforico potrebbe comportare ci saranno quelle relative alla produzione di fertilizzanti al fosforo. Questi ultimi sono molto importanti sostanzialmente perché contribuiscono ad alimentare tutto il mondo. Lo stesso acido solforico, inoltre, viene usato anche per le batterie agli ioni di litio, altro settore la cui attività aumenterà probabilmente esponenzialmente nel corso dei prossimi anni.
Mancate forniture globali di zolfo
La crisi sarà da ricondurre alle mancate forniture globali di zolfo che caratterizzeranno il mondo nel prossimo futuro. Attualmente, infatti, riferisce il comunicato, più dell’80% della fornitura globale di questo prezioso elemento è da ricondurre agli scarti dalla desolforazione del petrolio greggio e del gas naturale. Ma dato che è in corso una decarbonizzazione che diverrà ancora più intensa nel corso dei prossimi anni, diminuirà significativamente non solo la produzione di combustibili fossili, ma anche di zolfo e quindi di acido solforico.
Si dovrà aumentare l’estrazione mineraria dello zolfo?
Si tratta del primo studio che identifica questo problema che potrebbe diventare molto importante a meno che non vengano prese in considerazione nuove soluzioni per ridurre la necessità di acido solforico. Se queste soluzioni non si troveranno, si dovrà aumentare l’estrazione mineraria dello zolfo e ciò risulterà molto dannoso per l’ambiente. “Quello che prevediamo è che quando le forniture di questa forma di zolfo economica, abbondante e facilmente accessibile si esauriranno, la domanda potrebbe essere soddisfatta da un massiccio aumento dell’estrazione diretta di zolfo elementare”, spiega Mark Maslin, ricercatore dell’UCL e autore principale dello studio.
Secondo il ricercatore già in passato l’umanità ha affrontato periodi di forte carenza di zolfo ma oggi la cosa è diversa perché ormai già da molti decenni contiamo sugli scarti di combustibili fossili per il suo utilizzo, una cosa che scemerà presto.
Note e approfondimenti
- The Geographical Journal – Wiley Online Library (DOI: 10.1111/geoj.12475)