
I risultati di un nuovo studio sulla stimolazione del nervo vago sono stati pubblicati sulla rivista Brain Stimulation.[2] Il team di ricercatori provenienti dagli ospedali universitari di Tubinga e Bonn, guidato da Nils Kroemer, mostra per la prima volta che stimolare in maniera non invasiva il nervo vago dell’orecchio può rafforzare la linea di comunicazione tra lo stomaco e il cervello e ciò può accadere in pochi minuti.
Gli esperimenti
I ricercatori hanno coinvolto nello studio 31 partecipanti. Li hanno sottoposti ad una stimolazione elettrica del nervo vago dell’orecchio registrando le attivazioni cerebrali tramite risonanza magnetica funzionale e l’elettrogastrogramma. Scoprivano che la stimolazione elettrica del nervo vago rafforzava l’accoppiamento dei segnali che provenivano dallo stomaco e venivano indirizzati verso il cervello, nel tronco encefalico e nel mesencefalo per la precisione.[1]
Regioni importanti
“Queste regioni sono importanti perché sono i primi bersagli del nervo vago nel cervello”, spiega il ricercatore. La stimolazione del nervo vago produceva questo effetto in misura maggiore rispetto alla stimolazione di altri nervi dell’orecchio.
L’effetto veniva prodotto comunque in tutto il cervello, in particolare in quelle aree che comunicano in maniera più massiccia con lo stomaco. Gli stessi cambiamenti sembravano diffondersi molto rapidamente a seguito della stimolazione.[1]
Nuovi trattamenti per gestire fame e sazietà?
Le scoperte potrebbero essere utilizzate per nuove opzioni di trattamento per l’obesità e i disturbi alimentari, in particolare per la gestione della fame e della sazietà, così come per la depressione, rivela il comunicato dell’Ospedale Universitario di Tubinga.
Già da diversi anni è stata scoperta una vera e propria rete di comunicazione tra il cervello e i segnali che provengono dallo stomaco. Gli scienziati si stanno sempre più rendendo conto che questa rete risulta essere fondamentale soprattutto per le sensazioni della fame e della sazietà.[1]