Di solito quando dobbiamo studiare o dobbiamo concentrarci su qualcosa cerchiamo un posto tranquillo in cui il nostro cervello non possa essere “infastidito” da elementi esterni. Tuttavia nuovi studi condotti da ricercatori della Edith Cowan University (ECU) suggeriscono che una debole corrente che passa nel cervello può favorire il potenziale di apprendimento.
I ricercatori hanno usato una particolare tecnica, quella della stimolazione transcranica del rumore casuale (transcranial random noise stimulation, tRNS) scoprendo che questa tecnologia forse potrebbe avere un futuro in diverse applicazioni. I ricercatori hanno attaccato degli elettrodi alla testa di vari volontari diffondendo un debole livello di corrente in alcune aree del cervello. Scoprivano che questo tipo di stimolazione cerebrale è promettente soprattutto per le persone che hanno problemi riguardanti le capacità di apprendimento.
Secondo Onno van der Groen, il ricercatore che ha guidato lo studio, l’effetto di questa tecnologia sull’apprendimento “è promettente” nel senso che può essere d’aiuto per i soggetti con varie condizioni neurologiche. Il segreto sta nella neuroplasticità: quanto si impara qualcosa, spiega il ricercatore, il cervello deve andare incontro a qualche cambiamento Neoplastico per apprendere l’informazione. Questo tipo di stimolazione fa proprio questo permettendo prestazioni cerebrali migliori. “Stiamo ancora cercando di scoprire come usarlo al meglio”, spiega ancora van der Groen.
Secondo i ricercatori il concetto di questa tecnologia risulta “relativamente semplice”. È come una batteria: la corrente va dal polo positivo a quello negativo ma in questo caso passa anche per la testa. Lo stesso team di scienziati sta lavorando anche ad una attrezzatura affinché le persone possano usare la tecnologia da sole.