
Stoviglie commestibili fatte con le mele: l’idea è arrivata ad un gruppo di biotecnologi dell’Università tecnica statale di Samara, Russia.
I ricercatori, che già qualche anno fa avevano sviluppato delle pellicole alimentari commestibili intese a ridurre la quantità dei rifiuti provenienti dagli imballaggi alimentari, hanno utilizzato un metodo particolare che vede l’utilizzo della purea di mele per formare una particolare massa di materiale che poi viene essiccata a temperature non superiori ai 60° per diventare rigida.
Dopo aver eseguito molti esperimenti con vari vegetale tra cui bacche, verdure, carote, prugne, fragole, zucche, mirtilli e altri, i ricercatori hanno scelto la mela. Quest’ultima si è rivelata più adatta perché “ha il miglior gusto e le migliori proprietà viscoplastiche”.
Una tazza fatta con le mele può resistere all’acqua bollente e può mantenere il liquido anche per due o tre ore.
Non si tratta solo di una bella trovata per fare un regalo originale a qualcuno: secondo Nadezhda Makarova, una delle responsabili del progetto, queste stoviglie potrebbe essere utilizzate da persone che lavorano in determinati ambienti in cui la riduzione dei rifiuti prodotti è essenziale.
Si pensa, per esempio, a quelle persone che lavorano nelle basi artiche oppure su piattaforme petrolifere offshore o anche a trekker ed esploratori.
Uno dei vantaggi delle stoviglie commestibili sta anche nel fatto che si può abbassare il quantitativo di plastica emesso nell’ambiente.