
Una strana “superbolla” è stata scoperta dai ricercatori con il telescopio spaziale Hubble. La superbolla, fotografata dal telescopio spaziale e denominata dai ricercatori N44, si profila a prima vista come una sorta di inspiegabile vuoto trasparente, con i confini abbastanza netti, circondato da un’enorme nube di gas. In realtà gli stessi scienziati non sanno come si sia formata e di cosa sia sostanzialmente fatta.
Lontana circa 170.000 anni luce
La bolla è stata individuata a circa 170.000 anni luce di distanza da noi, nella Grande Nube di Magellano, una galassia nana, satellite della ben più grande Via Lattea dove risiediamo.
La bolla, che appare nella parte centrale della nube di gas, è lunga circa 250 anni luce e la sua presenza è un enigma, come spiega la NASA in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale.
La prima ipotesi: la supernova
Naturalmente gli scienziati hanno già fatto un paio di ipotesi. La prima vede la bolla formatasi a seguito dell’esplosione di una stella, quella che si definisce come “supernova”. Questa potentissima esplosione può aver causato questa cavità nel gas. Il guscio in espansione della supernova, col passare del tempo, può avere infatti ” scolpito” questa sorta di caverna cosmica.
La seconda ipotesi: i venti stellari
Un’altra ipotesi, che per ora però gli scienziati tendono ad escludere, vede i venti stellari espulsi da stelle massicce molto grandi, che si trovano all’interno della bolla, aver allontanato il gas, che nell’immagine vediamo come luminoso e riflettente tutt’intorno alla cavità. Tuttavia gli scienziati non sono convinti di questa ipotesi: hanno misurato le velocità di venti stellari nella bolla e non sono coerenti con questa ricostruzione.
Trovato un residuo di supernova vicino
Vertono per la prima ipotesi anche perché hanno trovato un residuo di supernova proprio vicino alla superbolla. Inoltre hanno scoperto che c’è una differenza di circa 5 milioni di anni tra l’età delle stelle all’interno della bolla e l’età di quelle ai margini. Secondo i ricercatori questo può significare eventi di formazione stellare multipli avutisi con una reazione a catena. Una cosa che una supernova può far capitare.
Area blu intenso: è gas energizzato
Nella nebulosa intorno alla bolla si può poi notare, in basso sulla destra, un’area di un blu abbastanza intenso: secondo i ricercatori si tratta di gas energizzato (ionizzato) emesso dalle stelle vicine. Questo gas emette energia sotto forma di luce quando il suo stato di energia passa da un livello più alto ad uno più basso. La luce fa risplendere di blu la nebulosa intorno alla superbolla creando un magnifico effetto.