Uno gruppo di ricercatori dell’Università della California a San Diego ha analizzato la dentatura dei draghi di mare (Aristostomias scintillans), pesci abissali dell’ordine degli Stomiiformes, caratterizzata da un notevole grado di trasparenza. Questo adattamento unico permette a questi pesci di predare con maggior successo.
Gli scienziati hanno scoperto un’insolita nanostruttura cristallina alla base dei loro denti, una scoperta che potrebbe essere di ispirazione per la costruzione di materiali trasparenti o semitrasparenti con struttura simile.
Nella ricerca, pubblicata su Matter, si descrivono i denti trasparenti dei draghi di mare (in lingua inglese “dragonfish”), un adattamento che, a differenza di altri relativi ad animali marini, come ad esempio la bioluminescenza, non è stato mai analizzato a dovere a livello scientifico, come sottolinea Audrey Velasco-Hogan, prima autrice dello studio che aggiunge: “Studiando perché questi denti sono trasparenti, possiamo capire meglio gli organismi di acque profonde come il dragonfish e gli adattamenti che si sono evoluti per vivere nei loro ambienti”.
Grazie ad una dentatura trasparente, unita al fatto che il loro corpo è pressoché tutto scuro, questi pesci risultano essenzialmente invisibili alle loro prede. Questo li rende ottimi predatori nonostante l’habitat in cui vivono, le profondità del mare, non sia molto generoso in fatto di presenza di luce e nonostante siano pesci considerabili come lenti.
In sostanza questi pesci passano la maggior parte del proprio tempo aspettando le prede che si avvicinano. Le stesse prede non possono notare i denti sporgenti che non riflettono luce essendo trasparenti e vanno dunque incontro al loro destino.
I denti di questi pesci vantano caratteristiche uniche sia per quanto riguarda lo smalto esterno che lo strato interno di dentina. Lo strato esterno è fatto da nanocristalli di idrossiapatite, una struttura che evita la riflessione della luce. Ma anche lo strato interno è abbastanza particolare: non ci sono i classici canali microscopici, denominati tubuli di dentina, che sono alla base dei denti di molti animali. Proprio l’assenza di questi tubuli fa sì che i denti siano trasparenti.
Queste scoperte potrebbero essere utili per creare in laboratorio un materiale trasparente.
Fonti e approfondimenti
- On the Nature of the Transparent Teeth of the Deep-Sea Dragonfish, Aristostomias scintillans: Matter (IA) (DOI: 10.1016/j.matt.2019.05.010)
- Aristostomias scintillans (Gilbert, 1915) – FishBase (IA)