Stress diffuso da Internet farà diminuire popolazione mondiale secondo studio

Un’interessante conclusione viene raggiunta da un nuovo studio pubblicato sulla rivista Endocrinology e realizzato da un ricercatore dell’Università del Massachusetts ad Amherst. Secondo lo scienziato della salute ambientale che ha realizzato la ricerca, il declino della popolazione globale a partire dagli anni 2060, un declino tra l’altro già previsto da diversi altri studi, avverrà anche per una causa che spesso non viene neanche considerata: lo stress sociale.

Stress sarà esacerbato da Internet

Secondo Alexander Suvorov, autore dello studio, lo stress sarà esacerbato soprattutto da Internet ed ai sui social media che procureranno un livello di interazione sociale in gran parte senza significato, interazioni vuote ma allo stesso tempo “travolgenti” che contribuiranno allo stress dell’individuo. Ciò si rifletterà, conseguentemente, anche sul suo comportamento riproduttivo e dunque sulla popolazione mondiale.

Calo della popolazione in alcuni paesi sta già accadendo

Il ricercatore ha esaminato vari studi precedenti riguardanti il già menzionato declino della popolazione umana. In effetti diversi studi hanno proposto che, dopo essere cresciuta fino circa 9,7 miliardi di persone, la popolazione mondiale smetterà di crescere e comincerà a diminuire raggiungendo poi un livello di circa 8,8 miliardi di persone entro il 2100.
A corroborare queste tesi è anche ciò che sta accadendo in diversi paesi occidentali: alcuni di essi, hanno già raggiunto il picco e sembrano essere nella fase “calante”. In alcuni di questi paesi si prevede una diminuzione della popolazione di addirittura il 50% entro la fine di questo secolo.

Più interazione: più ritiro sociale

Forti cali del numero delle persone sulla Terra sono già avvenuti in diversi periodi storici ma sono sempre stati causati da fattori che aumentano i tassi di mortalità per definizione: guerre, carestie, eventi climatici avversi, epidemie o altri accadimenti catastrofici.
Ad aumentare le interazioni sociali insignificanti, e dunque stressanti, sarà stavolta, paradossalmente, lo stesso aumento della popolazione e, probabilmente, anche il fatto che una buona percentuale di essa sarà collegata ad Internet. Più interazioni significheranno più rapporti umani insignificanti e ciò produrrà ritiro sociale e stress cronico.

Livello di spermatozoi negli uomini diminuisce

Tra l’altro lo stesso Suvorov collega a queste conclusioni i risultati raggiunti da alcuni studi riguardo alla diminuzione del numero degli spermatozoi dei maschi umani. Secondo alcune stime il livello di spermatozoi negli uomini sarebbe diminuito di vari punti percentuali nel corso degli ultimi cinquant’anni. Si crede che questi cambiamenti siano stati causati dall’inquinamento che può alterare il sistema endocrino.
“Numerosi studi sulla fauna selvatica e di laboratorio hanno dimostrato che i picchi di popolazione sono sempre seguiti da un aumento dello stress e dalla soppressione della riproduzione”, afferma Suvorov. “Quando viene raggiunta un’alta densità di popolazione, nel sistema neuroendocrino sta accadendo qualcosa che sta sopprimendo la riproduzione. Gli stessi meccanismi che si verificano nelle specie selvatiche potrebbero essere all’opera anche negli esseri umani”.

Note e approfondimenti

  1. Population Numbers and Reproductive Health | Endocrinology | Oxford Academic (IA) (DOI: 10.1210/endocr/bqab154)

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