Strette di mano, la scoperta dei ricercatori dopo singolare studio

Credito: tungnguyen0905, Pixabay, 6701408

Secondo un intrigante studio realizzato dagli scienziati della School of Social Sciences dell’Università di Dundee, che hanno effettuato un esperimento su 36 persone che prevedeva la presentazione ai partecipanti di un altro ricercatore, le strette di mano più brevi sarebbero indice di relazioni migliori tra due persone. Nello specifico i ricercatori hanno scoperto che stringersi la mano per più di tre secondi poteva essere collegato ad una minore soddisfazione in relazione all’incontro personale e può influire anche sul numero delle risate/sorrisi nel corso dell’incontro.

Strette di mano: un saluto importante

A guidare lo studio è stata la ricercatrice Emese Nagy secondo la quale le strette di mano rappresentano un tipo di saluto molto importante, un saluto che può influenzare anche la relazione a lungo termine. Secondo la ricercatrice, già in passato diversi studi hanno suggerito che diversi dei comportamenti simili alle strette di mano, come ad esempio un abbraccio, che non durano più di tre secondi risultano più naturali per i soggetti che li mettono in atto, cosa che evidentemente migliora la stessa relazione personale.

Fatto controintuitivo

Si tratta di un’informazione controintuitiva: inizialmente si può pensare che stringere la mano per più secondi può sembrare un gesto che favorisce un contatto più lungo e che crea quindi un’atmosfera più “calorosa”. Tuttavia la ricercatrice fa comprendere che si tratta di una visione superficiale. I dati che ha raccolto nel corso degli esperimenti che ha effettuato suggerivano abbastanza chiaramente che strette di mano troppo lunghe in realtà influenzano negativamente il comportamento dopo che la stretta di mano è stata effettuata.

Gli esperimenti

La ricercatrice ha effettuato i suoi studi su 36 persone, 25 femmine e nove maschi. I soggetti hanno prima dovuto rispondere a diverse domande riguardanti il loro lavoro e le prospettive di carriera. Tutti i soggetti sono stati poi presentati ad un altro ricercatore. La presentazione prevedeva due tipi di strette di mano: una normale della durata di meno di tre secondi e una prolungata della durata di più di tre secondi. Inoltre c’era un terzo approccio possibile: nessuna stretta di mano. C’è da specificare che i partecipanti allo studio non erano a conoscenza che si trattava di uno studio sulle strette di mano, cosa che avrebbe potuto influire grandemente sui risultati.

I risultati

I ricercatori scoprivano che la stretta di mano più lunga di tre secondi procurava un livello più basso di piacere per l’interazione a seguito della stretta di mano: il soggetto partecipante all’esperimento la cui mano veniva stretta dal ricercatore per più di tre secondi tendeva a mostrare livelli di ansia più alti. Questi soggetti mostravano un certo congelamento comportamentale suggerito da un aumento dei movimenti delle mani e da una diminuzione dei movimenti delle mani sul corpo. I soggetti sottoposti a strette di mano normali, anche se mostravano meno sorrisi successivi alla stessa stretta, mostravano però anche un numero più basso di movimenti delle mani sul viso, evidentemente un impaccio minore.
Non venivano avvertiti, invece, cambiamenti a livello comportamentale per i soggetti non sottoposti alla stretta di mano.
Lo studio è stato pubblicato su Perceptual and Motor Skills.[1]

Note e approfondimenti

  1. Effects of Handshake Duration on Other Nonverbal Behavior – Emese Nagy, Tibor Farkas, Frances Guy, Anna Stafylarakis, 2020 (IA) (DOI: 10.1177/0031512519876743)
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