
Un singolare studio condotto da ricercatori della Cranfield University giunge alla conclusione che aprire le porte delle cabine nelle navi passeggeri può aumentare in maniera significativa il rischio di trasmissione del virus della COVID-19. Basta, come spiega l’università del Regno Unito, aprire la porta della propria cabina per far entrare un poco d’aria fresca per aumentare nettamente il rischio di diffusione nell’imbarcazione.
Simulazioni ad alte prestazioni
I ricercatori hanno effettuato quelle che nel comunicato vengono chiamate come “simulazioni ad alte prestazioni” per capire come le particelle che fuoriescono dalla bocca di un individuo possono poi viaggiare in navi passeggeri di piccole dimensioni. Hanno creato diversi modelli computazionali per capire la trasmissione del virus all’interno di una nave quando una persona infetta tossisce oppure parla e contemporaneamente la porta della sua cabina è aperta. Hanno confrontato la diffusione con i casi in cui la porta della cabina è chiusa. In quest’ultimo caso la diffusione del virus risultava molto meno pronunciata. Hanno anche notato che regolare la direzione del flusso d’aria dei condizionatori verso il basso limitava in parte la diffusione del virus.
Ricercatori rimasti sorpresi dai risultati
Come spiega il comunicato, gli studi relativi alla diffusione del nuovo coronavirus sulle navi sono stati abbastanza limitati. Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Ocean Engineering, cerca dunque di colmare in parte questo vuoto.
L’autore principale dello studio, Luofeng Huang, ricercatore della Cranfield, spiega che lui e i colleghi sono rimasti molto sorpresi dai risultati.
Lo studio suggerisce che il flusso d’aria che è presente sulle navi è particolare: dato che la nave sostanzialmente si muove sempre in avanti, la posizione di una porta può agevolare un flusso di vento che può diventare anche significativo, cosa che naturalmente aumenta la distanza che le oramai note goccioline che fuoriescono dalla bocca di una persona, ad esempio quando tossisce, possono percorrere.
Nuovi studi sui pescherecci
Ora i ricercatori vogliono compiere nuovi studi per capire la diffusione dei virus sui pescherecci. Esistono centinaia di migliaia di imbarcazioni del genere in giro per il mondo e in queste imbarcazioni di solito i componenti lavorano fianco a fianco per diverse ore. Inoltre nel caso dei pescherecci indossare le mascherine diventa poco pratico e dunque questa importante barriera viene meno. Capire come il virus può diffondersi e come si può contrastare la sua diffusione su questo tipo di imbarcazione potrebbe rivelarsi molto utile.