
Un nuovo studio pubblicato su PLOS ONE, realizzato da ricercatori della Monash University, Australia, si è concentrato sui marsupiali palorchestidi.
Si tratta di un gruppo estinto della megafauna australiana vissuto per gran parte degli ultimi 25 milioni di anni perlopiù nell’Australia orientale.
Avevano grandi dimensioni, dei teschi simili a quelli dei tapiri e grossi artigli.
Lo studio si è concentrato in particolare sulla morfologia degli arti. Dopo aver esaminato 60 fossili di marsupiali palorchestidi appartenenti a varie età, i ricercatori hanno confermato che i palorchestidi hanno subito diversi cambi evolutivi nel corso di milioni di anni.
Gli ultimi esemplari vissuti potrebbero aver pesato più di 1000 kg. Questo peso era retto da arti molto muscolosi, soprattutto quelli anteriori, che tra l’altro si erano adattati anche per raschiare foglie e rami. Gli arti anteriori, infatti, possedevano articolazioni del gomito fissate ad un angolo di circa 100°: in questo modo le zampe, permanentemente flesse, servivano come strumenti per la raccolta del cibo.
“Questo studio ci ha permesso per la prima volta di apprezzare quanto fossero enormi questi mega-marsupiali palorchestidi, fornendo anche la prima visione completa di una strana anatomia degli arti senza precedenti nel mondo dei mammiferi. Questa ricerca rivela ancora di più la diversità dei grandi marsupiali unici che una volta vagavano per l’Australia”, dichiarano gli autori dello studio nel comunicato stampa.
Approfondimenti
- The extraordinary osteology and functional morphology of the limbs in Palorchestidae, a family of strange extinct marsupial giants (IA) (DOI: 10.1371/journal.pone.0221824)