
Quelle donne che soffrono di una forte su sudorazione notturna in menopausa sono più soggetti a disfunzioni cognitive all’aumentare della durata del sonno: è quanto suggerisce uno studio che è stato presentato durante il meeting annuale della North American Menopause Society (NAMS) a Chicago.
Già studi precedenti avevano trovato collegamenti tra una peggiore prestazione della memoria e vampate di calore diurno.
In questo nuovo studio, i ricercatori hanno analizzato donne con storie di carcinoma mammario concentrandosi sulla sudorazione notturna e sul rapporto di quest’ultima con la durata totale del sonno.
I ricercatori scoprivano innanzitutto che le sudorazioni notturne più frequenti erano collegate a durate del sonno maggiori.
Inoltre scoprivano che livelli più alti di queste sudorazioni durante la notte erano collegati a deficit della corteccia prefrontale, tra cui un livello più basso di attenzione e di funzione esecutiva, con l’aumentare della durata del sonno stesso.
John Bark, autore principale dello studio e ricercatore dell’Università dell’Illinois a Chicago, così commenta i risultati: “Questo lavoro presenta nuove intuizioni sull’influenza dei sintomi della menopausa sulle prestazioni cognitive tra le donne con una storia di carcinoma mammario e aumenta la possibilità che i trattamenti con vampate di calore possano avvantaggiare la cognizione in queste donne attraverso effetti sul sonno”.