Sunomono, gli effetti sulla pressione sanguigna negli uomini

Credito: Loozrboy | Flickr, flickr, Creative Commons — Attribution-ShareAlike 2.0 Generic — CC BY-SA 2.0

Gli effetti sulla pressione sanguigna degli uomini sopra i quarant’anni che mangiano regolarmente sunomono, una tipica pietanza giapponese a base di aceto, sono stati analizzati da un team di ricercatori dell’Università Metropolitana di Osaka. Hiroaki Kanouchi, professore che ha guidato il team, spiega che i benefici dell’aceto sulla salute umana sono già noti anche se questo studio è il primo osservazionale che analizza proprio questi benefici.

Lo studio

I ricercatori hanno svolto il proprio studio su 1498 tra uomini e donne con un’età superiore ai quarant’anni. Tutti i soggetti venivano testati per la pressione sanguigna e dovevano completare un sondaggio dietetico. I ricercatori trovavano un collegamento interessante: gli uomini che mangiavano regolarmente il sunomono mostravano in generale una pressione sanguigna significativamente più alta nonostante il peso e l’indice di massa corporea non differissero da quelli dei soggetti che invece lo mangiavano regolarmente. Secondo Kanouchi questo piatto, proprio tramite l’aceto, probabilmente ha un effetto positivo sul microbioma intestinale ma per averne una conferma ci vorrebbero ulteriori studi.[1]

Bere aceto ogni giorno fa bene?

Come spiega il comunicato dell’università giapponese già in precedenza alcuni studi avevano suggerito che chi beve 30 millilitri di aceto ogni giorno ottiene benefici per quanto riguarda la pressione sanguigna in termini di abbassamento. Secondo Kanouchi l’aceto è un elemento della dieta che difficilmente è analizzabile in quanto le persone non lo assumono direttamente soprattutto non in grandi quantità. L’aceto si aggiunge come condimento oppure lo si può assumere, in porzioni comunque limitate, tramite i sottaceti.[1]

Che cos’è il sunomono?

Il sunomono è una sorta di zuppa tradizionale che si prepara con cetrioli affettati e/o alghe marine (Mozuku o Mekabu) inserite nell’aceto di riso. È un alimento tradizionale la cui ricetta viene tramandata di generazione in generazione in Giappone ma è disponibile anche nei supermercati in porzioni preconfezionate da 60-80 grammi. Nel sunomono l’aceto è uno degli ingredienti principali del piatto e viene consumato quasi tutto.[1]

Mangiare il sunomono fa bene?

Secondo i ricercatori mangiare il sunomono, almeno una volta al mese, può essere collegato ad una pressione sanguigna media più bassa tra i soggetti maschi. Secondo i ricercatori probabilmente è una combinazione delle alghe e dell’aceto ad avere l’effetto benefico sulla pressione sanguigna.[2]
“Non siamo sicuri di come l’aceto causi questi benefici per la salute; l’aumento del consumo di aceto non porta a un ulteriore miglioramento della pressione sanguigna. Tuttavia, la dieta è una delle cose più facili da cambiare! Voglio che tutti sappiano che anche mangiare occasionalmente sunomono può fare la differenza nella pressione sanguigna”, spiega Kanouchi.[1]

Note e approfondimenti

  1. Men over 40 who regularly eat sunomono more likely to be in lower blood pressure category | Osaka Metropolitan University
  2. Association of blood pressure and dietary intake of Sunomono, Japanese vinegared side dishes, in community-dwelling Japanese: A cross-sectional study: Heliyon (DOI:/10.1016/j.heliyon.2022.e09505)
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