
È quasi tutto pronto affinché il nuovo rivelatore giapponese Super-Kamiokande (super-K) possa entrare in funzione. Si tratta di un rilevatore sotterraneo per l’individuazione dei neutrini, uno dei più grandi, anzi il più grande in assoluto rilevatore di neutrini del suo genere. Completato a gennaio, questo rilevatore potrebbe catturare i neutrini emessi da lontane supernove, le esplosioni più ingenti del nostro universo. I dati che potrebbe raccogliere risulterebbero importanti soprattutto per capire la natura delle supernovae.
Secondo Masayuki Nakahata, uno dei responsabili del rilevatore, “Ogni 2-3 secondi, una supernova scoppia da qualche parte nell’Universo e produce 1058 neutrini”: i ricercatori sperano di catturarne almeno qualcuno tramite il Super-K e il suo sistema che si serve di molecole d’acqua tramite un enorme serbatoio da 50.000 tonnellate di acqua purificata. Il rilevatore si trova 1000 metri sotto una montagna vicino a Hida, nei pressi di Giappone centrale.
Anche se Super-K è di per sé enorme, i tecnici giapponesi stanno già pensando ad un suo fratello maggiore ancora più grande, denominato Hyper-Kamiokande, e già un progetto è stato presentato un tavolo, un progetto da ben 55 miliardi di yen (circa 435 milioni di euro).
Questo nuovo rilevatore potrebbe servirsi di un serbatoio da ben 260.000 tonnellate di acqua e potrebbe aiutare non solo comprendere le supernovae ma anche a capire perché l’universo sembra fatto essenzialmente solo di materia e perché in esso è presente pochissima quantità di antimateria.